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  Confronto fra zoom equivalenti

 

Nota: il contenuto di questo articolo è la replica/riadattamento del mio precedente pubblicato il 12/12/2020, al momento dell'arrivo del nuovo obiettivo Zuiko 12-45 mm F4 PRO, solo per quanto concerne la parte tecnica delle prove di confronto con lo zoom Lumix Vario G 14-42 mm f/3.5-5.6, con range di focali approssimativamente comparabili, che avevo fin dal momento dell'acquisto della Lumix GH1, circa 8 anni fa.

 

Premessa

     Avendo due obiettivi estremamente simili per tipologia e caratteristiche mi è sembrato interessante confrontarli, anche perché vorrei verificare se il nuovo obiettivo che ho comprato (fidandomi delle recensioni) con la speranza che abbia una qualità ben diversa da quella del precedente, mantiene le promesse, essendo ben più costoso del primo e vantando una qualità “professionale” già nella sua stessa sigla “PRO”.


 

 

 

Caratteristiche a confronto

     Prima di descrivere i test effettuati, elencarne i risultati e le mie conclusioni, riporto le caratteristiche dei due obiettivi confrontati in una tabella comparativa. Sono entrambi standard zoom digitali, autofocus, con lo stesso standard ottico (micro 4:3) ed un range di zoom all'incirca simile. il primo, però, risale a 12 anni fa ed era un obiettivo economico, il secondo è uscito solo pochi mesi fa e fa parte della linea PRO di Olympus.

 

Obiettivo
Marca

Panasonic Olympus

Serie

Lumix Vario G M.Zuiko PRO

Modello

H-FS1442A M.Zuiko Digital ED 
12-45mm F4 PRO
Standard tecnologico micro 4:3 micro 4:3
Prezzo Ufficiale (da catalogo) 250 € 660 €
Prezzo effettivo pagato     100 €(1) 500 €
Condizioni usato nuovo
Data di acquisto Gennaio 2012 Dicembre 2020
Applicazioni Utilizzi consigliati
  • Ritratto
  • Architettura
  • Luce scarsa
  • Natura
  • Turismo
  • Paesaggio
  • Macro
  • Allround
  • Ritratto
  • Architettura
  • Luce scarsa
  • Natura
  • Turismo
  • Paesaggio
  • Macro
  • Allround
Funzioni speciali NO Focus Stacking(2)
Stabilizzatore
di Immagine
Interno all'obiettivo Mega-OIS NO
Gestito dal corpo macchina SI pieno supporto dell'IS a 5 assi
nel corpo macchina (OM-D)
Compensazione ottenibile circa 1 stop fino a 5 stop
Lunghezza Focale Effettiva

14 - 42 mm 12 - 45 mm
Equivalente
(formato 35 mm)
28 - 84 mm 24 - 90 mm
Caratteristiche
ottiche
Angolo di campo 75 - 29° 84 - 27°
Minima distanza
di messa a fuoco
0,2 m (14-20mm)
0,3 m (21-42 mm)
0,12 m
Elemento ad alta rifrazione - 2
Lenti asferiche 2 2
Lenti DSA - 1
Elementi ottici ED - 2
Elementi Super HR - 1
Schema ottico 9 elementi / 8 gruppi 12 elementi / 9 gruppi
Massimo ingrandimento dell'immagine 0,17x (MFT)
0,34x (formato 35 mm)
0,25x (MFT)
0,5x (formato 35 mm)
Minima dimensione
del campo inquadrato
69,2 x 52,0 mm
Diaframma Diaframma massimo F3.5 - F5.6 F4 costante
Diaframma minimo F22 F22
N° lamelle del diaframma 7 7
Apertura del diaframma Circolare Circolare
Caratteristiche
meccaniche e ambientali
Barilotto esterno Plastica Metallo
Weather Sealed
(tropicalizzazione)
No Si
Dimensioni Diametro dei filtri 46 mm 58 mm
Lunghezza 49 mm 70 mm
Diametro 56 mm 63,4 mm
Peso 110 g 254 g
Dotazioni Copriobiettivo
Paraluce

 

(1) cifra stimata (in realtà ho pagato 500 € insieme al corpo macchina Lumix DMC-GH1)

(2) solo con i corpi macchina OM-D che lo supportano (la mia E-M5 Mk.II non è fra questi)

 


 

 I test: handling e qualità ottica

 

     Non potendo fare test "in campo", per il momento mi sono limitato a provare "a tavolino" (o poco più) due aspetti diversi ma entrambi importanti: le sensazioni d'uso (handling) e la qualità dell'immagine. Ecco la descrizione delle prove ed i risultati:

Handling

 

1) Lumix 14-42mm

    Anche se alla prova dei fatti funziona bene, e continua a farlo dopo almeno 8 anni dimostrando quindi una notevole affidabilità, quell'impressione "da giocattolo" dovuta alla plastica del barilotto ed alla leggerezza dell'intero obiettivo rimane sempre.

 

2) Zuiko 12-45mm PRO

    Che questo sia invece un oggetto "PRO" si vede e si sente: è costruito con estrema precisione, è metallico, sembra davvero robusto e pesa per benino, in generale ben diverso dalla spiacevole sensazione di leggerezza che ricordo di aver provato la prima volta che ho preso in mano il Lumix 14-42mm della GH1 (arrivando dagli Zuiko metallici degli anni '80, la plastica non fa una bella impressione...). Nonostante tutto ciò, ho trovato due punti deludenti:

Hoods
I due paraluce LH-61G e LH-61C
  • ghiera dello zoom: il verso di ingrandimento (orario per chi scatta) è lo stesso in cui va ruotato l'obiettivo per smontarlo, il che rende la cosa non immediata: cercando di rimuoverlo gira lo zoom! La stessa cosa succede con il "fratellastro" Lumix Vario G, solo che in quello, di plastica e non sigillato, la resistenza meccanica alla rimozione è molto minore, mancando la guarnizione di tenuta; inoltre, l'area "fissa" del suo barilotto, dove far forza per la rimozione, è molto superiore alla stessa dell'Olympus... non un grande difetto, ma bisogna abituarcisi.

  • fissaggio del paraluce: per caso ne ho due. Uno era nella scatola del nuovo obiettivo ed ha il codice che finisce con "G", l'altro è apparentemente identico ed ha lo stesso codice, che però finisce con "C" (era rimasto nella scatola della reflex, che era in realtà un "kit" con un 14-100mm non PRO, dalla quale è stato tolto il solo obiettivo, lasciandomi dentro paraluce, garanzia ed istruzioni...). Ebbene, il "suo" (il "G") traballa nell'incastro a baionetta e, a prima vista, è quasi inutilizzabile. Il "C" invece si incastra, ma non arriva fino in fondo, rimanendo lievemente asimmetrico. E questo banale problema di accoppiamento in un oggetto che si definisce "PRO"? Mah...


 

Test di qualità dell'immagine

    Non potendo fare foto "vere" (a causa di pioggia, freddo, semi-lockout ecc.), per curiosità ho provato a fare le stesse foto con il nuovo Zuiko ed il precedente Lumix, che più o meno sono equivalenti. Ho fatto due sessioni diverse, la sera del 7 Dicembre (Test A) una foto ravvicinata alla stessa statuetta etnica del mio recente articolo, ed il giorno successivo al panorama sui tetti di viale Monza che vedo dalla finestra (Test B), lo stesso "set" delle varie prove di confronto che ho fatto di recente.

    Purtroppo ho commesso errori nella realizzazione delle sequenze in entrambi i casi: ho scattato con il nuovo alla focale di 12mm (l'altro invece non ce la fa, partendo dalla 14mm... quindi le inquadrature non sono del tutto identiche), ed il giorno successivo, anche se ho fatto test più strutturati (una foto a 14mm, lo zoom minimo comune ai due, una a 42mm, il massimo comune ad entrambi, una a 25mm, il "50mm standard") ho scattato al diaframma più aperto, che NON è il più definito...

 

Descrizione e dati dei test

  • Test A - essendo in realtà piuttosto semplice, ne ho riportato i dati più sotto,
                    contestualmente alle immagini risultanti

  • Test B - è composto dalle tre sequenze T1, T2, T3 seguenti

RangeLens

I tre test che ho previsto: agli estremi ed al centro del range di zoom comune ai due obiettivi.

Per ognuno voglio esaminare il centro immagine ed una zona ai bordi

 

 


 Condizioni comuni a tutti i test B


Test #


Zoom Lumix 


Zoom Zuiko

  • Stabilizzatore di immagine (IS): OFF
  • Messa a fuoco: automatica (AF)
  • Posizionamento fotocamera: treppiede
  • White Balance (WB): Auto
  • Sensibilità: 200 ISO
  • Esposizione: automatica (AE) a priorità di diaframmi (A)
  • Misurazione dell'esposizione: Spot
  • Formato immagine: RAW (file ORF) 
Test1
14mm
  • tempo:       1/400"
  • diaframma: f/4 
  • tempo:       1/320"
  • diaframma: f/4 
Test2
25mm
  • tempo:       1/200"
  • diaframma: f/4.6
  • tempo:       1/200"
  • diaframma: f/4 
Test3
42mm
  • tempo:       1/100"
  • diaframma: f/5.6
  • tempo:       1/160"
  • diaframma: f/4 


 

Risultati

Test A - foto ravvicinate alla statua in legno

     Le foto sono state scattate di sera, prima con un obiettivo e poi con l'altro, con la macchina su un mini stativo proprio di fronte alla statuetta, in modo da riprenderne il volto, come in questo caso (ma stavolta senza Focus Stacking), sul tavolo del soggiorno, con l'illuminazione proveniente dalla grossa alogena che c'è nella stanza, proprio sopra il tavolo.

(cliccare sulle immagini per vederle ingrandite)

Nota: ho lasciato le due immagini campione in dimensioni originali, anche se queste sono in formato JPEG mentre io ho lavorato sul formato RAW.
         Non carico proprio quelle perché per vederle è necessario un visualizzatore apposito.
         Naturalmente non ho fatto alcuna modifica agli originali: ho solo isolato l'area centrale.

 

Scatto con lo Zuiko comparazione della sola zona centrale
(
in dimensioni 1:1
)
Scatto con il Lumix
PC070028PANA Test ravvicinato PC070028PANA
dati di scatto    dati di scatto
  • tempo: 1/25"
  • diaframma: f/4.0
  • sensibilità: 200 ISO
  • White Balance: Auto
  • focale: 13mm

Nota: il diverso ingrandimento dei due fotogrammi in dimensioni 1:1
          è dovuto ad un 
mio errore, per cui non ho controllato la focale
          con cui stavo scattando: 
invece di imporre per entrambi il comune 
          valore di 14mm, mi sono "scappati" un 13mm per lo Zuiko ed un 
          16mm per il Lumix. 

  • tempo: 1/33"
  • diaframma: f/4.0
  • sensibilità: 200 ISO
  • White Balance: Auto
  • focale: 16mm 

 

 

Test B - sequenza di foto al panorama dalla finestra

     L'ambiente di questo test è un po' come nel caso delle mie prove di confronto fra obiettiviEcco i risultati, sono ritagli del file RAW al 100% il più possibile uguali, messi a confronto:
 

 


Test
 
Centro immagine  Bordo Immagine Note 
 T1
(14mm)
Test1 14mm Centro Test1 14mm Bordo A questa focale, a centro immagine non trovo significative differenze fra i due obiettivi, mentre ai bordi(*) lo Zuiko è visibilmente più nitido.

(*) In realtà, qui il "bordo" non è proprio all'estremo dell'immagine: la focale grandangolare aveva incluso anche il telaio della mia finestra, uniformemente nero e quindi non utilizzabile per un confronto. Le case sono nella prima zona utile agli estremi.
 T2
(25mm)
Test1 25mm Centro Test1 25mm Bordo All'equivalente di un 50mm in formato 24x36, anche il centro immagine ripreso con lo Zuiko è un po' migliore.
Ai bordi, l'albero fotografato con il Lumix è più "impastato" con lo sfondo, mentre con lo Zuiko è ben più definito
 T3
(42mm)
Test1 42mm Centro Test1 42mm Bordo Anche alla focale più tele (corrispondente ad un piccolo 84mm) la definizione al centro è migliore per lo Zuiko (le lampadine bianche della decorazione natalizia spiccano meglio).
Ai bordi, la definizione del telaio del finestrone industriale è decisamente più accentuata con lo Zuiko.

 


 

Il mio commento

     Forse mi aspettavo drastiche differenze di qualità, invece il "piccolo" Lumix si difende piuttosto bene (o al contrario lo Zuiko non è poi così speciale?). Mi pare che la foto ravvicinata sia un po' più definita con lo Zuiko (la fronte, ad esempio, mi sembra più "pastosa" con il Lumix); nei panorami, a centro immagine è un po' difficile dire quale dei due sia stato usato: le differenze sono proprio poche, forse qualche colore più vivo per lo Zuiko. Però questo non vale più per l'area ai bordi dell'immagine: qui le differenze diventano più visibili.

 

Risultato finale...

     Quindi, anche se queste prime prove potevano essere fatte meglio, lo Zuiko PRO è effettivamente migliore (e 'tte credo... costa più del doppio!), anche se mi aspettavo che le differenze fossero più evidenti (magari, chiudendo un diaframma in più, il divario sarebbe aumentato... prossimo test?). Certo, questo vale solo per la qualità dell'immagine, poi a giustificarne il prezzo superiore ci sono l'impermeabilità, l'affidabilità, la ridottissima distanza di messa a fuoco(*) ecc...

(*) 12cm contro i 20cm del Lumix: non sembra molto, ma riuscire ad avvicinarsi di quegli 8 cm in più ad un soggetto molto piccolo fanno una
     bella differenza! Non sarà proprio come aver comprato anche un obiettivo macro, ma quasi: lo vedremo quest'estate, con i fiori...)

 


IvanEditor

 

      (Ivan – 12/12/2020)


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