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Altri usi del Focus Stacking...

 

     Qualche giorno fa, per caso, sono capitato sul canale YouTube Learn with Olympus, sponsorizzato dal produttore della mia fotocamera, dove due biondi ragazzoni (Janne e Joonas, nordici non solo nei nomi ma anche nell’aspetto), chiacchierando a mitraglia un po’ come disk-jockey in una radio, oltre che pubblicizzare il materiale Olympus spiegano cosa siano certi effetti particolari, e dimostrano (bene) come applicarli, in modo scherzoso ma efficace.

     Il  primo “episodio” che ho visto era dedicato al Focus Stacking, che nelle fotocamere Olympus di fascia alta è supportato da funzioni apposite. È una tecnica che conosco già, anche se finora ho realizzato a mano le sequenze di immagini necessarie anziché affidarmi agli automatismi della fotocamera. I due ragazzoni, invece, ridendo e scherzando ne hanno suggerito l’uso anche… nella fotografia panoramica, dove non lo avrei mai sospettato, per avere foto dove il panorama è contornato da elementi molto più vicini (alberi, siepi, fiori…) ma si vuole che tutto risulti a fuoco.

     Si può tentare di ottenere qualcosa di simile chiudendo al massimo il diaframma per aumentare la profondità di campo (come si è sempre fatto nella fotografia analogica… non c'era altro modo!), ma il risultato è solo pallidamente vicino a quello che si riesce ad ottenere digitalmente, e poi non sempre c’è abbastanza luce da poter chiudere il diaframma a piacere, mentre con il Focus Stacking si può anche operare a tutta apertura: ci vorranno solo più immagini elementari per comporre l’intero campo di messa a fuoco, visto che la "fetta" nitida di ognuna è molto più sottile. Così ho voluto provare a vedere personalmente cosa ne può saltare fuori in due diversi casi: sia questo della “panoramica a campo lungo”, sia quello generato con gli automatismi forniti dal software della fotocamera. Ecco...
 

1) Non-macro Focus Stacking

    Purtroppo, non potendo quasi mettere il naso fuori casa per le restrizioni da Covid-19, il “panorama-con-alberi-in-primo-piano” non ce l’ho, e mi sono costruito un “test set”… in casa: ho allineato una serie di bottiglie d’acqua lungo tutto il corridoio, distanziate fra loro di un metro, ed ho piazzato il cavalletto (alzato al minimo, una trentina di cm) in linea con la prima bottiglia. 

nomacro FS
Il risultato del primo test

Poi ho scattato all'incirca tanti fotogrammi quante erano le bottiglie, mettendole progressivamente a fuoco, partendo dalla prima, e lavorando a tutta apertura con lo Zuiko 50 mm f/1.8 manuale. Dopo l’elaborazione, “qualcosa” è venuto, ma la seconda bottiglia è risultata così sfuocata che il suo blur (l’alone da sfocatura) era così ampio da andare a sovrapporsi alla terza, senza che il software di fusione riuscisse a rimediare ed eliminarlo. Da questa prova penso si possano trarre due conclusioni:

  • fotografare con questa tecnica oggetti allineati con la macchina fotografica e distanziati in profondità è quantomeno complesso se non proprio impossibile. Sarebbe molto meglio se si riuscisse ad evitare l’allineamento.

  • almeno per le bottiglie più vicine, un solo fotogramma ogni metro di spostamento della messa a fuoco, per questo diaframma così aperto, non basta, bisogna raccogliere più informazione perché il software possa ricostruire la scena nitidamente: se dovessi rifare la prova farò almeno il doppio degli scatti, se non di più, per i primi 3 – 4 metri.


2) Automatic Focus Stacking/Bracketing

    La OM-D E-M5 Mk.II, a partire da un aggiornamento della versione firmware rilasciato con l'uscita sul mercato del modello Mk.III, supporta due diverse modalità per facilitare le riprese in modalità Focus Stacking:

  • modo Focus Bracketing: la fotocamera riprende un numero programmabile di immagini, spostando di volta in volta il punto di messa a fuoco intorno al punto selezionato per l'inizio della sequenza

  • modo Focus Stacking: il numero di fotogrammi ripresi è limitato ad 8, ma la fotocamera li elabora direttamente e genera un solo fotogramma finale. Questa prestazione, però, funziona solo con un limitato numero di obiettivi, tutti della serie Zuiko PRO. Non riconoscendo nessuno fra i miei obiettivi come facente parte di questa lista*, la prestazione è automaticamente disabilitata dal firmware della E-M5 Mk.II, quindi per ora non posso provarla.

    Ho invece tentato con la prima. Non ricordandomi bene il setup da impostare, l'ho cercato in rete ed ho scoperto un nuovo "fiume" di utili informazioni nella sezione di formazione tecnica del sito GetOlympus.com: qui un fotografo, oltre a magnifiche immagini ravvicinate di funghi autunnali, fornisce utilissime informazioni al riguardo:

FS BKT
Esito del test di Focus Bracketing
  • i vari parametri che regolano la funzionalità Focus Bracketing vanno provati un po' per tentativi, richiedono un successivo lavoro di postprocessing al computer ma forniscono più possibilità di controllo al fotografo.

  • il modo Focus Stacking, invece, fornisce un'immagine un po' più piccola delle originali (la procedura ne riduce i bordi) ed è meno controllabile. In sostanza, serve per chi ha fretta.

    Il mio risultato utile, una volta scattata la sequenza di 7 immagini e processata con Photoshop, è solo parzialmente soddisfacente: ancora una volta una parte centrale e visibilissima dell'immagine risulta più chiara e meno definita. Essendoci però una fortissima distanza fra il vaso di aloe sul terrazzo, a un metro dall'obiettivo, ed i palazzi sullo sfondo (Google Street View dice 130m), forse ho preteso troppo, oppure ho sbagliato i parametri di controllo (campioni troppo radi?). Da riprovare, sicuramente...

* In quella lista di obiettivi compatibili... c'è però quello Zuiko ED 12-45 f/4 PRO che vorrei prendere a breve...

 

 


IvanEditor

 

      (Ivan – 13/11/2020)


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