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  Panorami notturni

 

     Questa è una galleria che vorrei proprio far "crescere": le foto notturne mi hanno sempre tentato, ma ai tempi delle pellicole i risultati erano troppo aleatori per convincermi a fare costosi tentativi poco più che a caso, oltre alla scomodità che la realizzazione di queste foto comporta (questo tuttora...): significa stare fuori, al buio, magari anche col freddo, senza contare che, a seconda del soggetto, trovare un punto che non sia inquinato dalle mille sorgenti luminose umane è spesso realmente difficile (ad esempio, la nostra casa in montagna, fino a parecchio tempo fa, trovandosi in una via secondaria, di notte era totalmente al buio, e d'estate, nelle notti serene, si poteva godere di una stupenda visione del cielo stellato. Ma da qualche anno è arrivata l'illuminazione stradale ed anche lì, come già in città, il cielo... si è "spento").

     Con le nuove fotocamere digitali, invece, misurare correttamente l'esposizione è diventato di routine anche con il buio, ed i risultati possono essere visionati immediatamente e, se necessario, si può rifare lo scatto. Inoltre esistono delle modalità di ripresa che aiutano enormemente  a realizzare foto notturne o comunque quasi al buio, come queste:

Light Painting
Esperimenti di Light Painting (grazie alla modalità Live Composite della E-M5 Mk.II)
Light Painting 2

 

  • esposizioni additive, come la modalità "Live Composite" disponibile nelle reflex OM-D di Olympus, in cui la fotocapera scatta un numero programmabile di pose, mantenendo di tutte quelle successive alla prima immagine solamente i dettagli più luminosi di quelli della prima, e sommando poi il tutto. A questo modo si ottengono con facilità spettacolari immagini dei fuochi artificiali, dei fulmini, del cielo stellato o delle striscie luminose lasciate dai fari delle auto

  • esposizioni visivamente controllate, come la modalità "Live Time" sempre di Olympus, in cui, grazie ai tempi tipicamente lunghissimi delle esposizioni notturne, è possibile osservare sullo schermo LCD l'immagine mentre si sta formando, e poi interromperne l'esposizione al momento desiderato

  • esposizioni multiple e/o temporizzate (timelapse), in parte disponibili già con le reflex analogiche ma maggiormente facilitate in quelle digitali, che consentono effetti particolari come il light painting (letteralmente "dipingere con la luce"), una tecnica con la quale, usando una sorgente di luce concentrata (come una torcia elettrica o a LED), si illuminano zone della scena, mantenuta al buio, creando così forme geometriche astratte o no, che si formano sui dettagli della scena stessa. 

     Anche il vecchio "scatto flessibile", il cavetto con all'interno un'anima rigida tenuta in posizione da una molla, che si avvitava sul pulsante di scatto per poterlo azionare senza toccare e muovere la fotocamera, è andato in pensione, sostituito da un telecomando elettrico a filo (come sulla GH1 o, volendo, anche sulla E-M5 Mk.II), oppure da una molto più tecnologica app mobile dedicata, installata sullo smarthpone che si collega in wifi alla fotocamera (come nella E-M5 MK.II), che fra le tantte funzionin ha anche quella di "scatto wireless".

     Solo una cosa resta immutata dai tempi delle foto analogiche: la necessità del cavalletto, indispensabile per garantire l'immobilità della fotocamera durante le lunghe o magari lunghissime esposizioni necessarie perché il sensore riesca a raccogliere la poca luce disponibile nelle ore notturne.

 

    Galleria di panorami notturni

     Queste che seguono sono tutte foto recentissime, scattate nell'estate 2020 sfruttando le caratteristiche della nuova fotocamera E-M5 Mk.II e... sull'onda di rinnovato interesse per la fotografia che mi si è risvegliata da quando, alcuni mesi fa, ho iniziato a curare questo sito.

Nota: per la prima volta inserisco una doppia possibilità di visualizzazione:

    • cliccando sulle miniature si apre la proiezione in sequenza
    • cliccando sui singoli titoli si visualizza a tutto schermo l'immagine corrispondente

Porto Maurizio dal Molo Lungo

La Romita

Calata Cuneo, Oneglia
Porto dal molo lungo LaRomita OnegliaNotturno
Porto Maurizio ripreso dalla cima del Molo Lungo



Lo strano "castello" di cui non conosco l'origine (certo, non è antico) dietro casa mia, verso Artallo. una volta era un piccolo convento, ora non più

La vecchia banchina commerciale del porto di Oneglia, oggi pedonalizzata e divenuta sede di affollati ristorantini e di passeggio serale 


Il Parasio dal molo del Prino

Porto Maurizio dal Comune

Vista estiva del Prino (lato ovest)
Parasio da Prino night Porto dal Comune PrinoEst
Il promontorio di Porto, dominato dalla mole delle Logge di Santa Chiara


Ancora Porto ma dal lato opposto, qui ripreso dalla zona del Comune 


Il lato ovest del lungomare del Prino d'estate, con tutti i locali illuminati 



Il Prino (lato est) e Parasio

Il Prino dal moletto centrale

Il Parasio da nord
PrinoPortoNight VorreiMaNonPosso Parasio da nord
Sempre il Prino, ma dal lato ovest, con il Parasio sul fondo 


Una vista panoramica del Prino, ripreso dal moletto centrale(*)


L'elaborazione della foto ha voluto rendere quell'idea di "presepio" che spesso il Parasio riesce a suscitare di notte.

 

  (*) Devo fare una confessione: questa foto è truccata. Non tanto nei colori (forse un po' ritoccati) quanto proprio nel contenuto:
      chi conosce il Prino si sarà accorto che... manca qualcosa! In effetti, ho photoshoppato (leggi: spazzato via) il ben noto
      "palazzo dei postelegrafonici", l'altissimo condominio del tutto alieno rispetto alle case e villette circostanti edificato in una
      posizione dominante sopra il borgo dei pescatori. Un vero ecomostro, che dagli anni '60 deturpa la vista di Porto Maurizio a
      chi proviene da Sanremo. So che non avrei dovuto taroccare la foto, ma rispetto alla realtà, io il Prino lo preferirei così...

 


IvanEditor

 

      (Ivan – 29/11/2020)


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