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Colorizzaz... ma và!

 

  Colorize  

  

    Il nome corretto di questa tecnica di elaborazione, in italiano, sarà anche "Colorizzazione", ma a me proprio non piace, e preferisco continuare a chiamarla con il nome inglese Colorize, che poi è quello che credo venga usato praticamente da tutti...

    In pratica, si tratta di ridare nuova vita alle vecchie foto in bianco e nero, colorandole (o forse, meglio dire "ri-colorandole").


    In campo fotografico, questa operazione è "antichissima" e risale addirittura all'800: i primi fotografi, che allora dovevano essere anche un po' pittori, spesso offrivano un servizio di "coloritura", ritoccando personalmente a pennello le loro lastre fotografiche, allora esclusivamente in bianco e nero. Oggi questo si può fare, in modo molto più comodo e senza per forza essere capaci a maneggiare pennelli, utilizzando i programmi di fotoritocco. Con la differenza che, una volta impostata la procedura, si possono ottenere tutte le combinazioni di colore desiderate,  ripensarci e modificarle, se è il caso.

    Esistono programmi in grado di farlo automaticamente (a questo modo sono stati colorizzati alcuni vecchi film in bianco e nero, o addirittura del periodo del cinema muto); invece io, nelle rare volte in cui voglio creare un'immagine con questa tecnica, naturalmente lo faccio... a mano.

 

Un esempio di restauro e colorizzazione
 

Livelli colore
Suddivisione dell'immagine in livelli

Ogni livello, oltre all'immagine di partenza, corrisponde ad una zona che avrà un colore diverso, regolabile in modo indipendente

    Invece di teorizzare faccio un esempio pratico: quando è scomparsa mia zia, un paio di anni fa, ho conservato tutte le vecchie fotografie di famiglia che lei teneva in un suo cassetto, e mi sono ripromesso di riguardarle e, se ne dovesse valere la pena, restaurarne qualcuna. Una di queste ritrae mio padre a 26 anni, sulla vetta dellla sua montagna preferita, di cui ci parlava spesso. La stampa originale è poco più grande di un biglietto da visita (6x9cm) ed ha anche qualche segno del tempo passato, oltre che ovviamente essere in B/N. Però c'è sul retro una frase, scritta a mano da mio padre: è dell'estate 1956.

    Quindi decido di provare a "rivitalizzare" la foto: prima di tutto la scansiono con una definizione abbastanza elevata, quindi la importo in Photoshop e correggo tutti i difetti dell'età e di una stampa probabilmente piuttosto approssimativa: con lo strumento Timbro clone rimuovo tutte le macchie ed i graffi più evidenti. A questo punto ho una fotografia in B/N "decente".

    Ora viene la fase più lunga e che richiede maggiore precisione (e pazienza...): con gli strumenti opportuni che il tool di fotoritocco offre (in Photoshop sono Bacchetta magica, Lazo, Lazo magnetico... altri programmi offrono funzioni equivalenti) creo una selezione che identifica una parte che voglio tingere di un unico colore (la maglia, i pantaloni, il cielo, la pelle ecc.) e la metto su un livello apposito.

    Il lavoro è un po' noioso, ma il risultato si vede qui a sinistra (dove compaiono anche i livelli per la cornice, la scritta di mio padre che ho scansionato dal retro, isolato ed "incollato" davanti; c'è anche un livello Testo per la mia "firma").

Livelli colore
Remix dei colori di ogni livello

Per prova ho modificato gran parte dei colori che avevo assegnato ad ogni livello: in soli cinque minuti, l'immagine ottenuta è notevolmente diversa sa quella precedente!

    Fatto questo, arriva la parte "divertente": per ogni singolo livello, usando lo strumento per regolare tonalità e saturazione, trovo una combinazione che riproduce il colore che volevo dare a quella selezione, quindi una data tonalità di azzurro per il cielo, di rosato per la pelle e così via. Al termine, salvo tutto come singolo livello e quindi come file in formato immagine standard (jpeg o png).

    Nelle due immagini qui sotto si può notare il risultato ottenuto rispetto all'immagine di partenza. Notare che, se salvo invece anche il file con tutti i livelli separati nel formato tipico del tool di fotoritocco (quindi .psd per Photoshop), non mi costa quasi nulla creare altre combinazioni di colore, avendo già pronti i livelli separati: basta "mixare" diversamente le componenti di tonalità e saturazione. Per prova, ho giocato un po' e cambiato gran parte dei colori assegnati ai vari livelli: ci sono voluti solo cinque minuti.

Prima e dopo
1970Thumb 1970Thumb
La foto originale
La stessa, restaurata e colorizzata
Mio padre nel 1956, in vetta alla sua montagna preferita
(stampa di 6x9 cm circa)
Interventi eseguiti:
  • rimozione di macchie e graffi
  • colorizzazione
  • inserimento del commento scritto a mano (che nell'originale era sul retro)
  • aggiunta della cornice

 

 

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