La mia primissima "macchinetta":

Kodak Instamatic 25

Come la ricordo

Venezia, 1970 uno scatto che avrei scommesso fosse stato perduto ed invece ho ritrovato per caso, sicuramente fatto da me con la Instagram, a 10 anni

Era veramente una "macchinetta", poco più di un giocattolo: mi fu regalata per la Prima Comunione, quindi... nel 1968! Fu un regalo inatteso, in mezzo a libri, penne stilografiche, "l'orologio" (notare il singolare: doveva durare per una vita!) ed altri regali più scontati: non pensavo di fare fotografie io stesso (in casa, le fotografie "le faceva papà"), però ricordo che la usai non poche volte, compatibilmente con il costo di pellicola (anzi: "cartuccia") e stampe.

Produceva stampe quadrate (da 10x10 cm) oggettivamente scarse, con quell'obiettivo di plastica che più di plastica non si poteva, ma soprattutto quasi sempre mosse, a causa del duro pulsantone di scatto, una delle poche cose metalliche della macchina, che rendeva ben difficile tenerla ferma al momento del "click".

Tecnica

(tradotto dall'inglese da una scheda su Camerapedia)

 Dal punto di vista tecnico, La Kodak Instamatic 25 Camera era una piccola fotocamera a mirino che usava cartucce di pellicola Kodapak, mentre la Instamatic 26 era una fotocamera simile, venduta solo attraverso schemi "premium". Entrambe erano l’inizio di una lunga serie di Instamatics.

La Instamatic 25 sostituiva il primo modello, la Instamatic 50, e fu prodotta dal 1966 al 1972 dalla Kodak Ltd. (Inghilterra) e dalla Kodak Spagna. Il design esterno della fotocamera venne realizzato da Kenneth Grange. La meccanica interna, compreso l'otturatore, fu invece progettata da Alex Gow.

La fotocamera aveva un otturatore a due velocità: il suo selettore di velocità poteva essere spostato dal simbolo del sole (1/90 sec.) a quello del mezzo sole (1/40 sec.).

L'obiettivo Kodak 1:11 / 43mm aveva sia la messa a fuoco che il diaframma fissi. Il mirino era di tipo galileiano inverso. L’attacco per il flash era per i bulbi monouso Kodalux. Essendo quasi interamente realizzata in plastica, l'intera fotocamera pesava solo 150 g.

Immagini 

Ecco com'era, realmente di un'altra epoca: ne ho ritrovato le foto in un sito di aste online. Natualmente, la mia è sparita da... decenni. Ed obiettivamente, senza troppa nostalgia.

 (cliccare sulle miniature per vedere le foto in dimensioni maggiori) 

Vista frontale	Il retro
Il dorso aperto	La cartuccia portapellicola