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Fotografie di Oneglia

 

     Perché dedicare tutta una sezione alle foto di Oneglia, dopo aver passato tutta l''infanzia e l'adolescenza, da portorino, in uno stato di continuo sfottò, prese in giro, allusioni velate, in un clima di campanilismo piuttosto sentito, anche se non ai livelli delle Contrade di Siena? Semplice, perché dopo 35 anni che non vivo più in città, certe polemiche non mi coinvolgono più e le vedo con distacco. Quindi faccio posto anche a fotografie di Oneglia, la rivale, più piemontese (fra il '600 e il '700 è stata per lungo tempo feudo dei Savoia, che tenevano particolarmente al loro unico affaccio sul mare), più proletaria (una volta...), più popolare... 

In effetti, qualche bello scorcio ad Oneglia c'è. Comunque... Porto Maurizio è più bella: uno di quei tanti sfottò che menzionavo sopra diceva, guarda caso: "La cosa più bella di Oneglia è... la vista di Porto Maurizio". 

  

Il porto di Oneglia Porto di Oneglia La ex banchina commerciale, Calata G.B. Cuneo, trasformatasi nel giro di pochi anni in un'attrazione turistica, fra i pescherecci ed i tanti locali che si trovano nel lungo porticato che la percorre in tutta la sua lunghezza.
Oneglia vista
dalla collina
dei Bardellini
Oneglia dai Bardellini La fotografia evidenzia lo stretto rapporto fra la cittadina ed il mare: i suoi pescatori, una volta concentrati soprattutto a Borgo Peri, sono tuttora in attività, e vendono il pesce appena sbarcati in porto 
Le gru del porto Le gru del porto Come giganti pietrificati, le due grandi gru superstiti della Lombimperia, inutilizzate da decenni, rimangono a  memoria di un periodo oramai passato.
Dietro di loro, l'altro grande testimone della crisi della città: la mole dello stabilimento della Pasta Agnesi, irrimediabilmente chiuso.
Il santuario
di S. Maria Maggiore a Castelvecchio
(visto dalla
collina delle Cascine)
S.M.Maggiore vista dalle Cascine Una vista inusuale della bella chiesa che sorge sul colle di Castelvecchio, il nucleo più antico della città, ben difendibile ed un po' all'interno, lontano dalla riva del mare, allora pericoloso veicolo di invasori.
Oltre che il nome stesso del borgo, il tozzo campanile  tradisce la sua primitiva funzione come torre di difesa. 

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