Confronto fra diaframmi
Spesso si legge che, in un obiettivo, non è l'uso alla massima apertura del diaframma a fornire i migliori risultati in fatto di definizione dell'immagine, né alla più chiusa, per motivi di costruzione e progetto dell'ottica e delle ridotte dimensioni del foro di passaggio della luce a diaframmi molto chiusi. Ho voluto verificarlo...
Misura
La misura effettuata consiste dei passi seguenti:
- si eseguono diversi scatti allo stesso soggetto, dallo stesso punto e nelle stesse condizioni di luce, con lo stesso corpo macchina e lo stesso obiettivo, a diversi diaframmi. In questo caso:
- Fotocamera: Olympus OM-D E-M5 Mk.II
- Obiettivo: Zuiko OM 50 mm f/1.8 (manuale, con adattatore OM-MFT)
- Diaframmi considerati: 3 (non oltre per non essere costretto ad usare il treppiede)
- f/1.8 (tutta apertura)
- f/4 (intermedio)
- f/8 (piuttosto chiuso)
- per ogni scatto si identifica una stessa ridotta zona centrale, che viene ritagliata e salvata senza alcuna ulteriore elaborazione.
- i campioni così ottenuti vengono accostati in una nuova immagine a sfondo bianco
- a questo punto si può vedere l'immagine risultante in dimensioni naturali, paragonando la resa dei colori o la nitidezza dei dettagli, prendendone nota.
Risultato
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(Ivan – 22/10/2020)
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