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Nel bosco degli elfi?

     Questa foto (anzi, "questa immagine": qui di fotografia ne è rimasta poca…) è l'effetto collaterale... di un fallimento. Mi spiego meglio: volevo andare a fotografare i fontanili di Crema (me ne hanno parlato più che bene, ho visto delle fotografie interessanti e volevo provarci anch'io), e fra le varie riprese che mi erano venute in mente c'erano anche delle sperimentazioni con il filtro ND-1000⁽¹⁾, che finora non ho quasi avuto la possibilità di provare.

     Poi ho avuto un contrattempo e quei fontanili sono "saltati" (ma prima o poi ci andrò sicuramente), così ho voluto provare comunque quello che mi ero prefissato, andando in un posto che potesse almeno somigliargli. Mi è venuto in mente che nel Parco Lambro c'è un ponticello pedonale sul fiume omonimo, da cui la vista, con gli alberi verdi che quasi si allungano nell'acqua che scorre lentamente, ricorda molto l'ambiente umido delle fotografie che ho notato in rete. Sono partito con fotocamera, obiettivi, filtro scuro e cavalletto, ma poi ho infilato nella borsa anche il corpo macchina della Lumix DMC-GH1, che ho fatto modificare per le foto IR. Ho scattato foto con e senza il filtro ND, ma ho anche provato qualche scatto in luce infrarossa.

     Una volta tornato a casa ho esaminato cosa avevo prodotto. In breve, i risultati ottenuti sono questi:

• foto con il filtro ND-1000: non sono riuscito ad ottenere l'effetto desiderato. Il Lambro è di per sè molto tranquillo in questa stagione, per cui la differenza fra una normale fotografia e quella con i tempi di ripresa allungati ad arte è appena percettibile, e non fa quasi effetto. Inoltre, la vista del fiume dal ponte è quasi impedita dalla vegetazione, fin troppo rigogliosa e vicina al punto di ripresa
  
  
• foto "normali": ho provato varie riprese sulla riva del fiume. Non sono venute male, specialmente qualche controluce, ad effetto e ben definito (qui e qui un paio di esempi), ma obiettivamente non sono niente di speciale
  
  
• foto all'infrarosso⁽²⁾: dei pochi scatti realizzati, due potrebbero essere considerati interessanti, ma uno (anche questo fatto dal ponte) ha le stesse problematiche di quelli in luce normale (troppo verde, e troppo vicino), mentre l'altro… è questo qui a fianco, l'unico che salvo. Ecco il perché della mia prima affermazione: le prove con il filtro ND, fallite, mi hanno comunque dato l'occasione di scattare questa foto
  
  

     Per valorizzare l'inquadratura ho cercato di mettere in risalto il ramo anteriore, più vicino all'obiettivo del resto del fogliame, e forse ci sono riuscito, giocando con i parametri di CameraRAW, l'applicazione dedicata all'editing di immagini in formato RAW inclusa in Photoshop. L'atmosfera rosata che è risultata dall'applicazione di vari filtri mi ha fatto pensare a qualcosa di sognante, come appunto un bosco da cui ci si può aspettare che all'improvviso possa comparire un elfo…

⁽¹⁾ ND1000 sta per "Neutral Density 10 stops", cioé un vetro scurissimo che abbassa la luminosità di ben 10 diaframmi, senza però alterare i colori. Questo filtro serve a… costringere la fotocamera ad utilizzare tempi di esposizione lunghissimi (infatti normalmente è necessario metterla su un cavalletto), il che provoca effetti setosi ed impalpabili sugli oggetti in movimento, tipicamente l'acqua che, sia di mare che dei ruscelli, si traforma in qualcosa di sognante e "magico".

⁽²⁾  queste fotografie, che per definizione devono essere processate per non apparire insulse, sono sempre un'incognita: in pratica, il risultato dipende moltissimo dall'ispirazione al momento di processarle, dato che le modifiche non devono seguire una procedura prefissata ma sono frutto della creatività del momento, e (soprattutto…) dall'abilità tecnica nel realizzarle effettivamente, cosa che credo di possedere solo in parte.

      (Ivan – 12/05/2023)

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