OM-1N

100-300

Novità: il mio corredo fotografico... si rinnova

    Allora, ho "fatto la mia": venerdì scorso, andando in totale controtendenza rispetto a chi cerca la semplicità, ho scambiato la fotocamera Olympus che avevo da tre anni e mezzo, il mio "cavallo da battaglia" (la OM-D E-M5 Mk.II), con il modello professionale - sempre della stessa marca - che fino all’anno scorso, prima del lancio dell'attesissima OM-1, era quello "top" (la OM-D E-M1 Mk.III)

    Dal punto di vista dell’affare economico(1), niente da dire: la macchina costava una cifra arrivabile (usata, ovvio…) e mi hanno valutato discretamente la mia (fuori produzione già da un bel po’, pensavo peggio). In più, comprandola da un noto negozio appena fuori città, non solo ho risparmiato sulle spese di spedizione, ma ho potuto vedere, provare e toccare con mano prima di decidermi (c'erano due esemplari praticamente gemelli, alla fine ho scelto quello con meno scatti), ben più tranquillo che sperare che l'acquisto online, fatto "al buio", non si riveli una fregatura! In totale, l'operazione di upgrade mi è costata circa 660 €, davvero poco se si pensa che la E-M1 Mk.III:

  • al momento del lancio, nel 2020, costava 1.800 €

  • dev’essere appena uscita di produzione (e fino a poco fa costava ancora, da nuova, più di 1.500 €)

  • quella che ho preso, nonostante un deciso ribasso del prezzo, è praticamente seminuova (evidentemente c'è gente che cambia macchina veramente spesso...): tutti gli accessori erano ancora fasciati e mai aperti, ed aveva "sul gobbo" solo 15k scatti (la mia 17,8k in quasi 3 anni e mezzo, tanto per farsene un’idea), e quell’otturatore è dato per una vita media di… 400k scatti!
Una vista della nuova fotocamera con lo Zuiko 12-40mm f/2.8 PRO, l’unico obiettivo della serie "top" che possiedo (ed il più massiccio fra tutte lei mie ottiche)

Questa configurazione di corpo + lente pesa esattamente 1 kg ed è totalmente tropicalizzata

 

    Inoltre è un po’ più grossa e pesante della mia precedente, ma non molto di più. Naturalmente salta immediatamente all'occhio che ha qualcosa più della precedente:

  • il sensore è da 20Mpx anziché 16

  • lo scatto ad alta risoluzione Hi-Res shot (un "trucco" brevettato da Olympus, con il sensore che si muove impercettibilmente durante lo scatto) che qui si può fare anche a mano (accontentandosi di meno Mpx, se si vogliono tutti e 80 ci vuole ancora il cavalletto)

  • lo scatto "anticipato" Pro Capture (da quando si preme a metà l'otturatore la macchina inizia ad acquisire, dopo si sceglie quale fotogramma usare), perfetto per animali e bambini, che sono imprevedibili

  • la simulazione software dei filtri neutri scuri ND Live (per vari effetti, ma senza bisogno di portarsi dietro e montare il filtro fisico sull'obiettivo)

  • due slot per altrettante schede SD (scrivibili in serie, in una specie di configurazione Raid o altro ancora) eccetera

 

    E allora, perché ho scritto "ho fatto la mia"? Perché pensavo che fosse "un po’ più potente della precedente" (tradotto, che avesse qualche prestazione in più). Invece è così, certo, ma è anche mooolto più complicata dell’altra (ho già notato valanghe di parametri, tuning, switch eccetera: adesso capisco cosa vuol dire "professionale"…). Il manuale è un pidieffone di 338 pagine: pensavo che fosse uno di quelli dove poche pagine vengono ripetute in molte lingue e stampate tutte assieme, invece è tutto e solo in italiano, cioè… è enorme! Risultato: dovrò studiare, e non poco.

    Pubblico ancora due anteprime del nuovo corpo macchina:

 

  OM D E M1 III   back
Queste due foto lo ritraggono sia davanti (a sinistra), con il mio compattissimo zoom ultrawide Zuiko 9-16 mm (corrispondente ad un 18-32mm in full-frame) che dietro (a destra), dove si notano già più bottoni della E-M5 II, per non parlare del jostick…

 

E-M1X
L'anticonformista e massiccia OM-D E-M1X, quasi un "pezzo unico" del compatto mondo che è tipico del formato micro 4:3, che per un po' mi ha tentato, ma che alla fine - e fortunatamente… - non ho preso

    Pensare che per un po' sono stato tentato di comprare la mostruosa OM-D E-M1X (vedere qui a fianco che "bestia". È già 1 kg il solo corpo... poco meno del doppio della mia precedente!) che, dai 3.000 € del lancio, adesso si trova usata anche intorno ai 1.000 €. Teoricamente sarebbe meglio di quella che ho preso io, ma è di poco precedente e forse anche già un po' più obsoleta. È grossa perché ingloba stabilmente l'impugnatura/supporto per una seconda batteria ed un secondo pulsante di scatto per usarla comodamente anche in verticale, ma soprattutto perché Olympus ci ha messo dentro ben due image processors(2) (mentre la mia nuova ne ha uno, ma della generazione successiva)

    Comunque, anche perché mi pare non abbia avuto alcun nuovo sviluppo, ho lasciato perdere la E-M1X: è fin troppo grossa ed ingombrante, specialmente volendo tenersi un solo corpo…

   Ora vedremo cosa riuscirò a tirare fuori da questa più discreta "ammiraglia". Per il momento ho sperimentato la configurazione "tethering": dopo una cervellotica procedura di pairing al mio iMac, è entrata nella rete wifi di casa come un qualunque dispositivo, restando però appaiata al mio computer: ogni scatto veniva immediatamente caricato sull'iMac(3)

(1) ogni volta che faccio un acquisto in ambito fotografico, dato che per me non è altro che un hobby, vado a riguardarmi quanto finora ho speso, per non farmi "prendere la mano" ed  esagerare. Solo che questa volta ho messo a confronto la spesa effettiva con quello che mi sarebbe costato il materiale "a nuovo" (a parte la Sigma dp1 quattro, comprata nuova, attualmente tutto il resto del materiale fotografico di cui dispongo - intendo fotocamere ed obiettivi ed escludo gil accessori, non semplici da trovare di seconda mano), ed il risultato è che complessivamente ho risparmiato circa il 37% rispetto ai prezzi di listino. Dato che tutto il materiale funziona perfettamente, direi che posso essere soddisfatto!

(2) è proprio grazie alla notevole potenza di calcolo resa disponibile dai due processori che la E-M1X è stata la prima fotocamera Olympus ad utilizzare algoritmi di AI (Intelligenza Artificiale) per scoprire e poi inseguire vari tipi di oggetti veloci (uccelli, aerei, treni, moto, auto…) mantenendoli sempre perfettamente a fuoco. Una caratteristica che a me non penso servirà mai, ma che è invece essenziale per un fotografo naturalista professionista, che può essere quasi certo di ottenere sempre fotografie perfette. Sempre l'esuberante potenza di calcolo permette alla E-M1X di ottenere incredibili prestazioni nella stabilizzazione di immagine, riuscendo in accoppiata con alcuni obiettivi selezionati ad ottenere un guadagno di ben 7 stop, il che vuol dire poter scattare a mano libera con teleobiettivi potentissimi anche con tempi dell'ordine del secondo, una possibilità che senza questo sistema sarebbe impensabile. Anche qui, chi può beneficiarne al massimo è sempre lo stesso fotografo naturalista, che può così ritrarre gli animali anche con poca luce

(3) questa funzionalità, per me totalmente nuova, si aggiunge a quella, già presente sulla E-M5 II, con la quale si possono scaricare le foto prescelte sul cellulare, o usare quest'ultimo come scatto remoto. Ma con la nuova, nonostante l'interfaccia grafica sia rimasta identica, il download è almeno 3-4 volte più veloce che con l'altra fotocamera…

  


 

      (Ivan – 26/10/2023)


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