"The city runs all time: red line tube station" (Milano, 2012)

La prima delle foto elaborate con Instagram, che mi aveva colpito per la sua forza espressiva

Un posto particolare, nelle fotografie elaborate digitalmente, lo riservo a quelle elaborate con Instagram: appena ne ho sentito parlare mi sono subito registrato al servizio, che trovavo molto interessante: pochi filtri, ma fatti benissimo e di grande efficacia, con nomi suggestivi (Amaro, Clarendon, Juno...) ed effetti non scontati; un'interfaccia semplice ed un formato obbligatorio, quello quadrato, che ricordava le istantanee Polaroid degli anni '70 o, a seconda del filtro, le pellicole 6x6. Infine, la pubblicazione in rete per condividere il risultato con gli amici, e qualche commento. Tutto lì.

Mi ci ero appassionato, era una possibilità espressiva che trovavo molto creativa, che praticavo spesso nei momenti di calma (in metropolitana andando al lavoro, a casa...): sceglievo una delle foto "normali" che avevo scattato e la trasformavo a seconda dell'ispirazione del momento. Dava molta soddisfazione e richiedeva pochissimo tempo (anche perché io agivo "d'istinto", volutamente, senza pensarci troppo). Qualcuna delle immagini migliori la trovate nell'album che richiamo qui sotto.

Poi, con il tempo, prima l'interfaccia si è appesantita con molti nuovi filtri, nuovi comandi ed altre possibilità che non trovavo più così efficaci, fino a trasformarsi totalmente, con l'arrivo della possibilità di inserire filmati (i propri, ovviamente... subito ribattezzati "storie"), in un altro dei tanti social network, questo particolarmente frequentato dai ragazzini. A questo punto Instagram non mi ha più interessato: sono mesi che non lo apro nemmeno più.

Instagram! (2012 - 2013) Un intero album tutto di foto elaborate con Instagram, senza null'altro in comune se non l'essere state scattate da me, nel periodo dal 2012 al 2013