{jcomments on}
Focus Stacking: sculture etniche in legno
Due giorni fa stavo passeggiando per il soggiorno durante una lunga telefonata, quando mi è caduto lo sguardo su una statuetta in legno (credo che sia africana, ma potrebbe anche essere asiatica, chissà?) che è in casa da anni, quasi certamente acquistata per pochi soldi quando ancora a Milano c’era la Fiera Campionaria. Appena ho finito di telefonare, ho montato un po’ di attrezzatura per macro e le ho fatto vari scatti al volto. Dato che il risultato mi è sembrato interessante, il giorno dopo ho insistito con un altro soggetto simile...
Due immagini preliminari della statuetta (fatte con il cellulare) sia a figura intera che alla parte superiore |
1 - Statua etnica in legno
Soggetto
La statua, alta 33 cm e sicuramente scolpita a mano, rappresenta una giovane donna alta e slanciata, con un vaso sulla testa (presumibilmente per trasportare dell'acqua), vestita con una lunga toga, in un atteggiamento fra l’austero e l’elegante. Non varrà nulla, ma a me pare molto ben fatta, soprattutto nel viso.
Ripresa e post-processing
Gli scatti al volto sono stati fatti in due sequenze, con angolature leggermente differenti, che ho poi assemblato con la solita tecnica del Focus Stacking. La prima delle immagini risultanti non mi ha soddisfatto, pubblico solo l'altra. Per generarla, visto che il mio iMac per ora "regge la botta", gli ho dato in pasto 10 immagini in formato RAW Olympus (files .ORF da circa 14 MB l'uno): c'è voluto un po' ma l'immagine finale è arrivata. Poi ho dato un'occhiata al file intermedio .psd (il formato proprietario di Photoshop): 642 MB!
Fotoritocco finale
Una volta ottenuta l'immagine risultante dalla procedura di Focus stacking, mi sono accorto che sulla superficie in legno del viso si distinguevano nettamente innumerevoli pelucchi verdi, a cui ad occhio nudo non avevo fatto caso perché quasi invisibili: erano sicuramente residui di uno straccetto per la polvere, che sul legno scuro risaltavano non poco. Non volendo più rifare tutta la sequenza di ripresa delle immagini, ho fatto sparire tutti i pelucchi più evidenti con un fotoritocco di dettaglio, punto per punto.
Risultato
Però ne è valsa la pena, direi: ne è risultata un’immagine intensa, anzi addirittura drammatica, quasi una "Madonna etnica" piuttosto lontana dall’aria di “silenziosa austerità” che invece trasmette guardando l'intera statuetta. Anche le luci, piuttosto dure e sicuramente artificiali (quelle ombre blu sembrano dipinte...), contribuiscono a modificare l'impatto dell'immagine, passando da "foto di una scultura" a "dipinto". A me ricorda Modigliani...
Statua etnica in legno (portatrice d'acqua) Dimensioni:
Tecnica di ripresa:
Post-processing:
Dati di scatto:
|
Due immagini del tagliacarte fatte con il cellulare: il pezzo intero e la sola testa |
2 - Tagliacarte etnico in legno
Soggetto
Il tagliacarte è lungo 25 cm, anche questo deve essere stato comprato in qualche bancarella alla Fiera Campionaria, molti anni fa, e come la prima statua fatto a mano; l'impugnatura rappresenta una testa di uomo in atteggiamento austero, con un alto copricapo (o è piuttosto un'acconciatura?) che gli conferisce un aspetto importante: potrebbe essere uno sciamano o un capo tribù.
Lo stile dell'artista che l'ha scolpita è molto meno sofisticato di quello della precedente statua femminile, più "duro" e primitivo, ed anche il realismo è minore: la testa, con il naso e le orecchie allungati, ricorda vagamente lo stile dei Moai dell'Isola di Pasqua.
Sarebbe molto interessante sapere la provenienza dei due oggetti che ho ritratto, ma non credo di averlo chiesto al momento dell'acquisto, e nessuno dei due ha alcun segno, firma o scritta che possa fornire qualche indizio in proposito.
Ripresa e post-processing
Anche in questo caso ho fatto vari scatti al volto, in due sequenze per altrettante viste della faccia: una più di fronte, l'altra più angolata, che ho poi assemblato con la solita tecnica del Focus Stacking. A differenza di ieri, ho montato il tagliacarte (che è relativamente piccolo) su un sostegno improvvisato in modo che rimanesse orizzontale (per comodità di ripresa: gli snodi della testa sferica del mio cavalletto, comprata per sostenere la testa panoramica, non sono così adatti a reggere il peso della fotocamera e magari anche della slitta per macro, se la giro in verticale); inoltre gli ho messo dietro una sciarpa di lana nera in modo che, sfocandosi, costituisse uno sfondo un po' contrastante ma comunque con una certa texture. Uno dei due risultati non mi è sembrato sufficientemente valido, quindi propongo qui solo il secondo.
Risultato
Questa foto mi pare dignitosa, anche se meno riuscita di quella qui sopra, del giorno precedente. Una cosa che mi sembra interessante è il diverso effetto delle due fotografie "di dettaglio" rispetto a quelle fatte agli oggetti interi, o anche al vederli nella realtà:
- foto del viso della ragazza (statua femminile): vedendo la statuetta nel suo complesso, il viso della donna non sembra avere un'aria drammatica ma soltanto austera, che invece si è radicalmente trasformata quando ho concentrato l'attenzione sulla sola testa, risultando molto più intensa.
- foto della testa maschile (tagliacarte): in questo caso la precedente trasformazione non c'è stata: anche vedendo l'oggetto nel suo insieme, la testa dà già l'impressione di una persona solenne ed importante, di alto rango, e la foto di dettaglio non ne modifica la sensazione, limitandosi semmai a rimarcarla.
Tagliacarte etnico in legno Dimensioni:
Tecnica di ripresa:
Post-processing:
Dati di scatto:
|
(Ivan – 02/12/2020)
.
Commenti offerti da CComment