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  ICM (Intentional Camera Movements)

     Questa volta, foto astratte! Normalmente non ne scatto granché, soprattutto non parto con l'intenzione di farle: magari, a posteriori, "vedo" in qualche dettaglio di foto scattate per tutt'altro motivo qualcosa che mi suggerisce, per forme, proporzioni o colori, di farne qualcosa di astratto. Invece oggi ho proprio volutamente sperimentato questo genere di composizioni. Perché? Semplicemente perché da poco mi sono iscritto al sito internazionale di Olympus che, oltre alle sezioni tecnico/pubblicitarie dei suoi prodotti, ha varie sezioni dedicate a suggerimenti, spiegazioni ed approfondimenti su tecniche fotografiche di ogni tipo. Dato che non ho molto tempo, da solo non sarei andato a cercare tutorial, ma questa volta sono loro che mi sono venuti incontro... 

     Il sito infatti, in questo periodo che precede il Natale sta inviando ai suoi iscritti una mail al giorno, dedicata a consigli e tecniche fotografiche che hanno una qualche relazione con le festività, nonché -dati i tempi- con la vita di casa: ho visto scorrere "come fotografare gli animali di casa", "consigli per fotografare i dolci natalizi" eccetera. Non li ho approfonditi, finché non mi è arrivata una mail sugli effetti particolari che si possono ottenere muovendo la fotocamera, al buio, rispetto a soggetti colorati (tipicamente, luci), a cui non ho potuto resistere. Questo è l'intero articolo.

    La tecnica descritta si chiama ICM (Intentional Camera Movements), e mi è subito sembrata poco complicata da sperimentare: cavalletti ne ho, in questo periodo i posti bui non mancano (proprio oggi, 12 Dicembre, è il giorno più corto dell'anno...), le luci colorate (il soggetto) sono le lucine dell'albero di Natale... I risultati, invece, non sembrano certo noiosi o banali, anzi! Così mi sono lanciato...

La Scossa

    In pratica, ho fatto prima alcune prove nel modo più semplice: ho lasciato, al buio, le lucine ancora arrotolate così com'erano nella scatola, le ho accese ed ho esposto con un tempo lungo (almeno un paio di secondi) mentre passavo con la macchina sopra il gruppo di lucine. A volte con movimenti lineari, altre a spirale, altre descrivendo piccoli cerchi.

    Visto che i colori erano appariscenti, le strisce illuminate risultanti piacevoli e le forme ottenute interessanti, ho continuato con la parte più complicata dal punto di vista della preparazione, che richiede movimenti regolari della fotocamera (mi sono limitato a quelli circolari): ho montato la testa panoramica in modo che potesse far ruotare la fotocamera intorno all'asse dell'obiettivo, e l'ho sistemata su un cavalletto particolarmente piccolo, con l'obiettivo rivolto verso l'alto (è la stessa posizione in cui scatto la foto "allo zenit" nelle sequenze di scatti per ottenere le fotografie panoramiche a 360°). Poi ho messo la fotocamera sotto lo stendino della biancheria, aperto, e su questo ho disposto le lucine, in modo da costituire una "matrice" di punti luminosi (e al buio, l'armatura dello stendino non si vede più: troppo più scura delle lucine accese!).

Girotondo di luce

    Dato che le luci erano piuttosto vicine alla fotocamera (circa 30cm), per raccoglierne nel fotogramma quante più possibile ho usato sia lo zoom grandangolare alla focale minima (9mm, corrispondenti ad un 18mm in full-frame), sia il fisheye da 7,5mm (pari ad un 15mm). Ho impostato la modalità di messa a fuoco manuale, mirando alle lucine, poi ho spento la luce ed acceso le decorazioni. A questo punto ho scattato, usando la modalità Live Composite disponibile sulle reflex OM-D (che scatta svariati fotogrammi finchè non si interrompe manualmente la sequenza, poi li fonde assieme, mantenendo solo i punti più luminosi di quelli del primo scatto effettuato: in pratica, "somma" le sole luci; ma penso che anche con una comune "posa B", con l'otturatore aperto finché non viene chiuso manualmente, le fotografie sarebbero venute ugualmente), e mentre l'otturatore era aperto ho fatto ruotare la fotocamera: le strisce luminose che si sono formate hanno tutte una simmetria circolare.

    Per finire, ad alcuni fotogrammi ho aggiunto del processing successivo (traslato e sommato le immagini, sommati un positivo ed un negativo ecc.) usando Photoshop. Come ho già fatto con altre raccolte fotografiche, ho caricato gli scatti più suggestivi in questo album di Google Foto.

Fotografie in tecnica ICM (Intentional Camera Movements)

      (Ivan – 21/12/2020)

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