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I requisiti

    Essendo un ingegnere (bene o male che sia...), ben difficilmente faccio acquisti d'impulso, quindi anche in questo caso ho pensato parecchio prima di scegliere come orientarmi. Dunque, questi erano i requisiti della nuova fotocamera:

  • essere compatibile con il sistema micro 4:3 (per garantirmi la totale compatibilità e riusabilità delle ottiche con la GH1)
  • non essere fuori budget
  • essere sostanzialmente una buona fotocamera (i video non mi interessano se non eccezionalmente)
  • avere la connettività wireless (cosa meno importante, ma gradita: ho già cassetti pieni di cavi di ogni genere!)

A questo punto la scelta si è ristretta:

  • le Lumix più recenti (GH3 ... GH5) sono dichiaratamente orientate verso prestazioni video "top" (4K/8K ecc.): pagherei (e pure caro...) quello che non mi interessa.

  • la marca più dedicata alla fotografia è invece Olympus (il mio "primo amore"!), che fa due diverse serie di fotocamere conformi al formato micro 4:3:

    • la serie Pen (la ripresa di una fortunata serie Olympus degli anni '60): sono elegantissime, anni fa ero stato tentato di fare un acquisto "d'impulso"... ma non hanno il mirino, nemmeno elettronico, e sono dichiaratamente rivolte ad un pubblico femminile (basta vedere gli accessori, sembrano alta moda). C'è anche un modello di punta dal magnifico look retro, la Pen-F, molto più sobria (e cara), ma è così vicina ad una reflex che a questo punto tanto vale prendere direttamente una reflex vera e propria.

    • la serie OM-D, anch'essa ripresa dal Sistema OM, forse il maggior successo dell'Olympus, noto per la compattezza e l'innovazione: proprio quello che avevo io! Sento "aria di casa", e mi dirigo proprio lì...

  • In pratica, ci sono tre "famiglie" di modelli OM-D (in realtà sono quattro, ma non prendo nemmeno in cosiderazione il "top", il goffo, costosissimo e professionale E-M1X: a prima vista già non mi attira con quel corpo macchina di altezza doppia rispetto alle altre, ed in seguito ho anche letto feroci recensioni, che si chiedono perché Olympus abbia fatto un così clamoroso passo falso, mettendo in vendita una fotocamera "grossa" che va totalmente contro la filosofia minimalista per cui le sue fotocamere sono famose...)

    • E-M1   - professionale, costosa e complicata - preferisco iniziare da qualcosa di meno impegnativo

    • E-M10 - basico, perfino troppo, vorrei qualcosa di più performante del modello "consumer"

    • E-M5   una "prosumer" (una via di mezzo): bene! Di questo tipo, a sua volta ne esistono già tre versioni:

      • la prima (E-M5) non è più in commercio, e comunque non sarebbe una buona idea prendere un sostituto già "anziano"
      • la seconda (E-M5 Mk.II) è uscita nel 2015, e potrebbe essere in offerta, vista la presenza dell'ultima arrivata
      • l'ultima (E-M5 Mk.III) è più performante della precedente e costa automaticamente di più, ma è uscita solo l'anno scorso e quindi è difficile trovarla già a buon prezzo

Così la scelta è quasi fatta: il punto decisivo lo fa la nostalgia: tutte le versioni del modello E-M5 (che esternamente si differenziano solo per dei dettagli) hanno pure una strettissima somiglianza con le mie due reflex analogiche OM. Quindi, da qui in poi ho solo cercato il prezzo più conveniente, ma sapevo già cosa volevo.

Ultimo dubbio, solo estetico: prenderla bicolore (come la mia prima OM-1N) o "total black" (come la mia OM-2SP)? Avrei preferito nero-alluminio, ma quando ho trovato l'offerta stracciatissima, la nera costava molto meno... e così, eccola, da fine Maggio 2020.

 

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