Blue Flower

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Focus Stacking test: auto vs. manual

 

     Ieri stavo tentando di fotografare una piccola orchidea che ho comprato al supermercato (per "ben" 3,99 €, certo non un qualcosa di indimenticabile... ma i colori, le proporzioni e le sfumature di questi fiori sono incredibili), e come spesso succede mi sono dimenticato dove stesse il comando giusto, così invece che quel che volevo fare (Focus Stacking gestito direttamente dalla fotocamera(1)) ho programmato il Focus Bracketing (cioé, la macchina fa un certo numero di esposizioni automatiche variando di poco il punto di messa a fuoco, ma poi si ferma lì, e lo "stacking" vero e proprio -la fusione delle immagini- lo devi fare tu stesso, a mano).
 

(1) la mia Olympus E-M5 Mk.II, pur non essendo più al passo con i tempi, fornisce questa spettacolare prestazione, totalmente digitale, che insieme ad altre geniali "diavolerie" come le modalità Live Composite o Live Time (che presenta sul display l'immagine man mano che l'esposizione procede -ovviamente questo vale solo per lunghe pose- dando modo di terminarla al momento desiderato), danno alle fotocamere della serie OM-D un qualcosa in più che altre prestigiose marche non prevedono. 

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Test di interoperabilità fra sistemi IS (Image Stabilizer)

 

    Tempo fa ho visto un tutorial che parlava dell'interoperabilità dei sistemi di Stabilizzazione di Immagine (IS) visto che, con i prodotti fotografici Olympus, ne esistono sia di interni all'obiettivo(1) che di interni al corpo macchina(2). Cosa succede se si attivano entrambi? Lavorano "in synch", migliorando ancora le già straordinarie prestazioni della stabilizzazione Olympus? O piuttosto si disturbano a vicenda? E se si disattiva -ad esempio- quello del corpo macchina, si disattiva anche l'altro?

(1) ILIS - In-Lens Image Stabilizer ("Stabilizzatore nell'obiettivo"): un sistema optomeccanico controllato in digitale fa muovere un gruppo di lenti internamente all'obiettivo, per compensare gli spostamenti del punto di messa a fuoco dovuti al movimento della fotocamera

(2) IBIS - In-Body Image Stabilizer ("Stabilizzatore nel corpo macchina"): un sistema optomeccanico, sempre controllato in digitale, fa muovere il sensore con micromovimenti tali da compensare i suoi spostamenti. Può essere a 3 o 5 assi, ed è possibile scegliere se abilitarlo a reagire in moto totalmente automatico o se privilegiare la compensazione dei movimenti orizzontali o verticali

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Appunti cover

 

Appunti di fotografia

panoramica navigabile

 

Introduzione

    L’avvento della fotografia digitale, intesa sia come numerizzazione delle immagini in fase di ripresa che come possibilità di eseguire successive elaborazioni sulla loro rappresentazione in un computer, ha reso disponibili tecniche prima impensabili con le tradizionali macchine a pellicola. queste sono solo alcuni esempi di cosa sia divenuto possibile in pochi anni:

Panorama dall'oratorio di San Pietro, Porto Maurizio, Italia
Un esempio di fotografia sferica navigabile (questa è stata la prima delle mie foto panoramiche a 360° pubblicata su 360cities.net)
  • l’HDR (o High Dynamic Range), che sfrutta vari scatti dello stesso soggetto con diverse esposizioni, per sfruttare tutti i dettagli con la miglior luce disponibile, e riassemblare il tutto con effetti spesso sbalorditivi, anche se a volte stucchevoli

  • il fotoritocco, che permette con relativa semplicità di realizzare modifiche e migliorie al fotogramma un tempo inimmaginabili

  • l'Exif (acronimo che sta per Exchangeable image file format), il formato standard che consente di memorizzare nel file immagine di qualunque macchina fotografica digitale tutta una serie di “metadati” relativi allo scatto: parametri usati, modello della fotocamera e dell'obiettivo ecc., o anche alla posizione in cui questo è stato effettuato, sfruttando il geo-tagging (in italiano: “etichettatura geografica”)

  • il Focus Stacking che, presi vari scatti dallo stesso punto dello stesso soggetto, ma con la messa a fuoco che si sposta impercettibilmente ad ogni fotogramma, produce mediante un complesso algoritmo una sola immagine fondendo tutte le zone “a fuoco” dei fotogrammi di partenza, ottenendo una fotografia incredibilmente definita ed impossibile da realizzare con le tecniche tradizionali

E poi c’è la fotografia panoramica navigabile…

 

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Sostituzione del cielo in una foto usando Photoshop
 

Lightroom
Tipica schermata di un programma
di fotoritocco (Lightroom)

     Le possibilità creative offerte dai programmi di fotoritocco sono sconfinate (ed impensabili ai tempi della pellicola), a patto… di saperli usare! Questo però è un problema non propriamente di dettaglio, perché il loro utilizzo non è banale:

  • è indispensabile conoscere non solo i concetti fondamentali della fotografia, ma anche avere qualche infarinatura di ottica, geometria, prospettiva, matematica

  • alcune usatissime procedure (come l'utilizzo dei livelli e delle maschere) non sono intuitive e richiedono parecchia immaginazione per sapere in anticipo come si possano sfruttare

  • i comandi disponibili sono moltissimi, stessi effetti possono essere ottenuti in modi diversi e, in generale, serve non poca esperienza per poter adoperare con successo i programmi

  • infine (quantomeno per me) la lettura dei manuali è così fredda e tediosa che è più probabile che non vengano nemmeno aperti, piuttosto che fare da riferimento e da vera guida

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