Blue Flower

 

Fotoritocco artistico I -

 

Da una foto a un "quadro"

 

Costruzione di due effetti artistici a partire da una fotografia

     Questo tutorial è in gran parte derivato da un articolo che ho pubblicato in prima pagina, per verificare la mia capacità di descrivere con efficacia una procedura relativamente complessa: si tratta di realizzare due progetti grafici, a partire da una fotografia scattata appositamente e poi elaborata con Photoshop e FotoSketcher (un programma grafico di rendering artistico).

     Comunque quello che segue è da considerarsi solo un esempio: in realtà, le decisioni su quale tipo di effetto artistico scegliere e come "tararlo", se e quale tipo di cornice aggiungerci, dipendono dall'immagine di partenza e soprattutto da come la sensibilità personale del fotografo la "vede". Per spiegare meglio il concetto posso solo rimandare alle mie interpretazioni, raccolte in questa galleria.

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La modalità Live Composite di Olympus

 

Premessa

     Abituato alle prestazioni della Lumix DMC-GH1, quando ho comprato la molto più performante (e moderna) Olympus OM-D E-M5 Mk.II, pochi mesi fa, sulle prime non mi sembrava poi così diversa dalla mirrorless che già possedevo. Già pochi giorni dopo, però, mi sono accorto che i menu erano molto più articolati di quelli della prima, con molte possiblità che, a prima vista, non avevo la minima idea di cosa fossero. Inizialmente ho letto il manuale, ma questo, come tanti altri, contiene indicazioni poco più che sommarie sull'uso e le prestazioni che sta descrivendo. Così, quando sono arrivato alla descrizione della modalità Live Composite (che sta per composizione (di più immagini) in tempo reale") questa mi è sembrata solo un sistema per fare esposizioni multiple.

     Invece, dopo aver visto qualche tutorial video sull'argomento (basta digitare il nome della prestazione su You Tube e c'è solo da scegliere... e sono aiuti davvero impagabili: forniscono esempi, consigli, guide di configurazione, trucchetti...) ho capito che è una prestazione geniale, che Olympus sostiene di avere in esclusiva sulla sua serie di fotocamere OM-D (non so se questo sia vero, però).

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  Fotografare... con lo scanner!

 

     Due giorni fa, chattando con un amico che voleva consigli su come fotografare delle monete antiche, dopo aver snocciolato qualche  dritta (minima distanza di messa a fuoco, possibilmente perpendicolare alla moneta, cercare di evitare i riflessi...) mi è venuto in mente che gran parte di questi problemini tecnici li può risolvere... uno scanner! Naturalmente, questo vale solo per oggetti piatti (che però sono tanti: monete, francobolli, certi gioielli...), ma per questi è veramente adatto, garantendo perpendicolarità, illuminazione uniforme, mancanza (o quasi) di ombre, buona definizione anche per oggetti di piccole dimensioni. Naturalmente, una volta avuta l'idea, è stato immediato provare, ed ecco cosa è stato capace di fare il mio buon vecchio Epson Perfection 2400 Photo...

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La tecnica del Bounce Flash

 

       Quando si fotografa con il flash, uno dei fenomeni esteticamente meno accettabili, specialmente se il soggetto è costituito da una o più persone, è quello di "sparargli" la luce del flash direttamente in faccia (tutte le macchine fotografiche "compatte", e buona parte delle reflex, se non si acquistano accessori, hanno solo questa possibilità), con la conseguenza di creare un'atmosfera gelida (da "foto segnaletica" della polizia) ed innaturale, nonché di accentuare particolarmente il fenomeno degli "occhi rossi", ancora più sgradevole, soprattutto nei ritratti ravvicinati.

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