La preparazione del secondo "quadro", più complesso
Vista la buona riuscita del primo "quadro" ho voluto mettermi alla prova con qualcosa di più complicato: partendo sempre dallo stesso modellino del peschereccio, ho provato ad aggiungere al soggetto anche la dimensione della profondità (nel primo quadro, il peschereccio era visto esclusivamente di lato, per cui queste difficoltà non c'erano, ma il risultato era di conseguenza più "piatto"). Così l'ho nuovamente fotografato, ma in una vista di tre quarti molto più dinamica della precedente (vedere fig. 1 seguente). Da qui in poi, la procedura è rimasta la stessa di prima, ma tutti i punti hanno visto più di una difficoltà aggiuntiva:
Passaggio | Difficoltà aggiuntive | ||
1 | Foto del modello | La foto sottintende un senso di prospettiva che andrà mantenuto con gli sfondi e gli altri elementi dell'immagine finale | Da quella posizione, le sartìe risultano vicine e sovrapposte, per cui eliminare lo sfondo (per isolare il modello) e la dominante giallastra dell'intera foto è piuttosto impegnativo |
2 | Ricerca in rete di due sfondi opportuni (cielo e mare) | È necessario trovare immagini "agitate" (ma senza esagerare), ed uniformare i colori di mare e cielo per non rivelare la diversa provenienza delle varie parti dell'immagine | L'immagine del mare è adatta allo scopo, ma ha al centro un'imbarcazione che va eliminata per fare posto al modello |
3 | Montaggio della scena | Va trovata una posizione "movimentata" per il peschereccio, per dare l'idea che si trovi in una tempesta | L'onda di prua, del tutto mancante, va costruita da zero, a partire dai colori e le forme del "mare" adiacente |
4 | Primo passaggio con Fotosketcher | Poiché non esistono dettagli troppo piccoli è possibile utilizzare l'effetto "Painting 1" ma va trovato un set di parametri opportuno | Per differenziare il risultato dal primo "quadro" si decide di generare due diverse elaborazioni grafiche, per poi fonderle creandone una finale, del tutto originale |
5 | Altro passaggio con Fotosketcher | Il risultato deve essere completamente differente dal primo, per poter aggiungere qualcosa di insolito | L'effetto scelto genera uno schizzo in B/N: va trovato il giusto bilanciamento fra i due estremi (troppo scuro o troppo chiaro) oltre che il livello di dettaglio ottimale |
6 | Fusione delle immagini ottenute dall'applicazione delle due tecniche | Si sceglie di fondere i due livelli (uno per ogni risultato di Fotosketcher) per avere un aspetto più interessante, quindi ognuno dei due risultati deve poter contribuire | L'opzione di fusione dei livelli prescelta, insieme al bilanciamento dei due contributi, diventa fondamentale per l'espetto finale del peschereccio e di tutto lo sfondo che lo circonda |
7 | Completamento con una cornice in "legno" | Anziché utilizzare la tecnica dell'aggiunta di una texture (poco controllabile) si sceglie di scalare opportunamente la fotografia di un autentico pannello di legno, più realistico, facendo particolare attenzione al colore, per dare un aspetto "credibile" | Sempre per preservare il realismo si sceglie di utilizzare il pannello di legno in due diverse copie, ruotate fra loro di 90°, in modo che le venature siano sempre parallele al lato lungo del pannello |
I momenti più significativi della generazione dell'immagine
Come già fatto per il primo "quadro", anche per questo la serie di immagini qui di seguito illustra i punti principali dell'elaborazione eseguita:
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