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     "Garibaldi"

 

       Di fronte al Mongioje, sull’altro lato dell'Alta Val Tanaro, il pendio è selvaggio, ripidissimo e boscoso: una muraglia naturale quasi inaccessibile. Guardandolo da Viozene, il suo nome sembra ironico: "Piancavallo". Invece dall’altra parte del pendio, quello ligure, qualche pascolo verde c’è, anche se  piuttosto scosceso. 

 

Marguareis Mongioje Conoglie PizzoOrmea

Sullo sfondo, da sinistra a destra, i monti che fanno da confine con la Francia: Fronté (2.151m, al centro della foto), Saccarello (2.200m, con la "gobba" erbosa, Cima Ventosa (2.137m) e Cima Missun (2.356m).
All'estrema destra si intravede parte della piramide rocciosa del M.te Bertrand (2.482m)

 

L'anteprima di Piancavallo

(vista da Quarzina (CN), a 1.350m
)

 

Nella foto, il costone roccioso che si può considerare un’anteprima di Piancavallo (ma la cui parete nord è un po’ meno scoscesa): è quello che da Ponte di Nava fiancheggia il Tanaro da destra, salendo verso Viozene (il vero Piancavallo, che inizia dopo l'interruzione costituita dalla confluenza del torrente Tanarello nel corso d’acqua principale, di fatto ne è la continuazione)

 

Una particolarità di queste rocce carsiche, che appare procedendo per Upega dopo Viozene, è il grande torrione naturale chiamato "Garibaldi", perché ricorda davvero la sagoma del rivoluzionario nostrano (confrontare la foto della roccia con due suoi profili, con e senza berretto).

Garibaldi

Il grande "Garibaldi" (quello di pietra...)

 

Cannebardu

...e quello vero, qui ritratto in uno
schizzo dell'epoca, con il famoso
berretto rosso...

 

Cannebardu

...e qui invece senza.
In entrambi i casi, è innegabile
la somiglianza con il torrione di roccia!

 

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