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L'attuale declino(!) di Olympus

 

     Dopo aver ricercato a lungo dati e notizie sull’Olympus, ed aver quindi disseminato queste informazioni nei cookies e nei miei dati di navigazione, ovviamente adesso è Internet che mi viene a cercare: ho da poco ricevuto una mail con un articolo del sito fstoppers.com che mi ha incuriosito (e preoccupato, vedi nel seguito):
 

...stai a vedere che sono ricaduto, proprio come mi era successo negli anni ‘80/’90, in un sistema fotografico in pieno declino, che tenderà a scomparire dal mercato?

      Ecco quindi, nelle pagine seguenti, il frutto delle mie ricerche, con un riassunto della situazione del marchio e del suo sistema fotografico (...il mio, ahi!)

 

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Se ti va, lascia un commento, grazie!

 

IvanEditor

 

      (Ivan – 14/09/2020)

 


 

Premessa

Mini riassunto per chi non fosse al corrente della situazione tecnico-commerciale di Olympus:

  • Panasonic, colosso giapponese dell’elettronica di consumo, è l’alleato strategico di Olympus per quanto riguarda il sistema micro Four-Thirds (MFT - noto in Italia come "micro quattro terzi"), il cuore delle fotocamere evolute di entrambi i costruttori (infatti i rispettivi obiettivi e corpi macchina sono perfettamente interscambiabili fra di loro)
  • Il sistema micro 4:3 (uno standard ingegneristico, derivato rimpicciolendo il precedente Four-Thirds ("quattro terzi"), sempre di Olympus, che definisce le dimensioni geometriche del sensore e dell’attacco degli obiettivi, più i collegamenti elettrici fra fotocamera ed obiettivo) è un’alternativa particolarmente innovativa ai sensori più grandi presenti sul mercato (in particolare i "full-frame", derivati dalle reflex SLR analogiche) che, in accoppiata con fotocamere mirrorless (cioè senza specchio né pentaprisma) permette di avere pesi, ingombri e costi molto più contenuti rispetto a quelli di maggiori dimensioni. In pratica, si libera dai vincoli dell’analogico permettendo la costruzione di fotocamere davvero "moderne".
  • Nel tempo, i due partners si sono orientati diversamente sul mercato: Olympus ha sviluppato la parte puramente fotografica (con la serie OM-D, evoluzione digitale dei rivoluzionari concetti del Sistema OM degli anni ’70), mentre Panasonic ha dedicato le sue ricerche al settore video, dove le sue fotocamere serie GHx hanno prestazioni eccellenti (risoluzione 8K eccetera).

La lettura dell’articolo mi ha un po’ preoccupato: il settore "Digital Imaging" di Olympus (cioè quello fotografico) sembra davvero in cattive acque ed è stato venduto a JIP, un fondo giapponese specializzato in ristrutturazioni aziendali (il resto del gruppo Olympus invece "sta bene": i suoi microscopi ed endoscopi sono fra i leader mondiali del mercato medicale).

Così ho approfondito la cosa, ed in quello stesso sito ho trovato altri tre articoli appena usciti… il quadro che ne esce, pur non essendo ancora del tutto definito, "non è bello" (per me). Eccone un piccolo riassunto, oltre a quello di un successivo e recentissimo (10 settembre 2020) articolo di un'altra rivista online, D|Y Photography, che sembra voler rassicurare sul futuro del marchio, ma che potrebbe essere solo una cortina di fumo del fondo giapponese per non rivelare ancora spiacevoli scenari. Vedremo...

 


 

1) Ma sono impazziti? L’Olympus E-M1X tradisce la promessa del Micro Quattro Terzi ​​

(Are They Nuts? Olympus E-M1X Betrays the Promise of Micro Four Thirds - 31/01/2019)

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La ben poco maneggevole E-M1X

L’articolo è una critica impietosa (Are they nuts? equivale al nostro "ma sono impazziti?", titolo decisamente forte per una recensione…) della fotocamera professionale E-M1X, al vertice del sistema OM-D: secondo l’autore, Olympus ha tradito le aspettative del sistema MFT: in pratica, la E-M1X è grossa e pesante (mentre dell’MFT i professionisti apprezzano quasi solamente pesi e dimensioni molto minori di quelle della concorrenza, anche se le prestazioni assolute non sono paragonabili); inoltre, anche dal punto di vista delle novità fotografiche non si intravedono le eccellenze promesse (le sue capacità di riconoscimento dei soggetti ottenute con AI – Artificial Intelligence – sembrano molto più limitate di quanto pubblicizzato). 

Mi consola l’opinione dell’autore, che reputa invece la E-M5 (la mia!) "quanto ci si aspettava da Olympus, seguendo il filone OM".

 


 

2) Il declino di Olympus: come e perché è successo, e cosa promette il futuro? 

(​​The Demise of Olympus: How and Why Did It Happen, and What Does the Future Hold?02/07/2020)

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La sfortunata OM-707 autofocus

La stimata ed innovativa Olympus fece il suo primo passo falso negli anni ’80, quando alle ottime competenze ottiche e meccaniche dovette per forza di cose affiancarsi un settore elettronico, per fronteggiare la concorrenza (l’avvento dei sistemi autofocus è un esempio significativo): la risposta di Olympus, la OM-707, fu un disastro commerciale, poi abbandonato. Nell’era digitale, i grossi guadagni derivanti dalla vendita di fotocamere tascabili fornirono le risorse per ripartire nel settore delle reflex: nel 2003 nacque così la E-1, reflex professionale all’avanguardia basata sul nuovo standard Four-Thirds ("quattro terzi"), ben fatto ma non del tutto all’altezza della concorrenza.

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La 4:3 Olympus E-1 (2003)

Da qui è derivato lo standard micro Four-Thirds, sostanzialmente un miglioramento del precedente, rimpicciolito grazie alla rimozione di specchio e pentaprisma, e supportato da un ottimo corredo di obiettivi. In questo periodo di innovazioni continue (la E-M5, genuinamente basata sulla filosofia OM delle origini, fu ripetutamente premiata) due mazzate successive colpirono la Olympus in profondità: un grande scandalo contabile, la cui scoperta rivelò enormi perdite, ed il crollo del mercato delle fotocamere digitali compatte, che forniva "carburante" per gli sviluppi, aumentò le perdite.

Dal punto di vista tecnico, il sistema MFT non era sufficientemente allettante per il pubblico, e non convinceva i professionisti. Il tutto si è aggravato con l’uscita nel 2019 della fotocamera "top" E-M1X, grossa ed ingombrante, che "tradiva" le caratteristiche di compattezza e trasportabilità del MFT.

L’articolo chiude questo cupo quadro della situazione con i possibili futuri degli oltre 35.000 dipendenti: non avendo la forza commerciale e di adattamento di Canon o Nikon, rimanere aderenti al solo MFT sembra una scelta suicida (la stessa partner Panasonic ha affiancato alle MFT una linea di fotocamere full-frame, che probabilmente Olympus non può permettersi). Qualcosa deve cambiare: può essere la vendita di brevetti e la lenta chiusura delle attività, ma anche quel che è successo alla linea di PC portatili Vaio, ex Sony: acquisita proprio da JIP ha continuato a resistere, seppure con esternalizzazioni della produzione in mercati con basso costo del lavoro.

 


 

​3) Una Olympus OM-D in prova: perché queste fotocamere non hanno grande successo?

(​​Trying Out an Olympus OM-D: Why Are These Cameras Not That Popular?​ - 03/09/2020)​

L’autore, un fotografo professionista del settore delle cerimonie, si è chiesto perché le fotocamere Olympus, ben fatte ed innovative, siano così poco vendute, e per capirlo ha preso a noleggio e provato per qualche settimana una OM-D E-M1 (al top della gamma) con un buon set di obiettivi. 

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L'impressionante confronto di dimensioni fra una fotocamera
 full-frame (Canon EOS 5D) ed una micro 4:3 (Olympus E-M1)

Provandola, ha riscontrato una lunga serie di ottime funzionalità e prestazioni, seppure con qualche pecca, come la mancanza di poter creare un menu personalizzato. Il sensore ridotto (che può causare qualche problema di rumore, anche se poco significativo) dà inoltre la possibilità di avere piccole dimensioni, ingombri e pesi, consentendo di trasportare un significativo corredo senza eccessivi sforzi.

In conclusione, il fotografo, che si occupa principalmente di matrimoni, giudica che la MFT non faccia per i suoi scopi, ma si stupisce dello scarso successo commerciale in generale delle OM-D, di cui non riesce a farsi una ragione precisa e chiede commenti ai lettori.

Ne ho letto alcuni: a parte alcuni fanatici o altri che ragionano per assiomi di fede o tifoseria, la causa principale sembra risiedere in una percezione di "minor qualità" rispetto alle full-frame (cosa vera solamente in situazioni estreme) ed in una politica commerciale e promozionale inefficace, che non ha saputo enfatizzare le sue caratteristiche peculiari.

 


 

4) Il silenzio di Panasonic: l’enigma del micro 4:3

(​Panasonic's Silence: The Micro Four Thirds Conundrum0​5​/09/2020)

L’articolo riassume quanto detto negli altri testi, imputando ad una serie di piccoli dettagli tecnici, combinati con lo scenario di vendita delle fotocamere e con le politiche commerciali dei concorrenti e le reciproche alleanze l’enorme perdita di 157 milioni di $ accumulata in questo settore da Olympus.

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Una Lumix serie S, la full-frame di Panasonic)

Il potente partner di Olympus, Panasonic, ha differenziato doppiamente le sue attività, da un lato puntando sull’eccellenza nelle prestazioni video con le sue fotocamere MFT come la GH5, dall’altro lanciando una linea di fotocamere full-frame (le Lumix S) grazie alla riduzione di costi ottenuta con alleanze strategiche con altri produttori come Sigma.

In questa grave situazione per Olympus, Panasonic non si è sbilanciata: l’articolo chiude quindi con varie alternative possibili, in cui più che la tecnologia fotografica contano le alleanze strategiche e come le politiche commerciali saranno in grado di interpretare i mercati futuri. 

 


 

5) Il fondo JIP conferma l’impegno nella ex divisione Imaging di Olympus e nel sistema micro 4:3 

(JIP confirms commitment to Olympus and the Micro Four Thirds system10/09/2020)

La rivista online D|Y Photography riporta un’intervista a Mr. Inagaki, il responsabile di JIP (Japan Industrial Partners), il fondo acquirente della Olympus Digital Imaging Division: questo ha rassicurato il pubblico, ribadendo l’impegno verso il marchio Olympus e le sue attività e le intenzioni di riportarlo ai prestigi del passato, ripetendo che non verrà venduto, anzi continuerà la sua presenza sui mercati internazionali, dove verrà rafforzato l’impegno. È previsto uno spostamento dell’impegno dello sviluppo, dal mercato consumer verso quello professionale, più un approfondimento nel settore video, campo tradizionalmente non affrontato da Olympus in modo aggressivo.


 

La mia opinione?

Personalmente, queste rassicurazioni non mi convincono granché: i problemi dell'Olympus citati nei precedenti articoli (a parte quelli finanziari, risolvibili con iniezioni di capitale fresco) sono purtroppo veri e consistenti: il sistema MFT non sembra avere elementi sufficientemente forti per resistere contro la concorrenza, ed il giudizio su Olympus nel mondo fotografico, sia consumer che professionale ("un buon sistema, sì, ma non professionale") appare ben difficile da sfatare in tempi brevi.
Anche se JIP è riuscita a far sopravvivere il sistema di PC Vaio dopo averlo rilevato da Sony anzichè liquidarlo, le parole del suo manager potrebbero quindi essere solamente un modo di prendere tempo in attesa di decisioni gravi e dolorose.

 

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