Confronto fra obiettivi
Uno dei confronti che mi incuriosiscono di più è quello fra obiettivi, ovviamente per focali uguali: non è affatto detto che la qualità di un moderno obiettivo autofocus sia migliore di quella di un buon obiettivo di quarant'anni fa. Sicuramente sarà più comodo, preciso nella messa a fuoco, "loquace" nel fornire informazioni alla fotocamera (tutte cose impensabili ai tempi della fotografia analogica, parente stretta dell'orologeria meccanica), ma non è affatto certo che, quanto a prestazioni puramente ottiche (nitidezza, resa dei colori, caduta di luminosità ai bordi ecc.) debba per forza prevalere, anzi: sospetto che un Leitz o uno Zeiss degli anni '60 sia ben migliore di molti degli attuali obiettivi, se non tuttora un riferimento difficilmente superabile...
Un punto sul quale è difficile battere gli obiettivi di allora, con "tanto vetro", è la possibilità di riprendere soggetti in primo piano sfocandone fortemente lo sfondo, cosa che li mette ovviamente in risalto: è l'effetto Boqeh (o Bokeh), molto ricercato e discusso, tanto più avvertibile quanto più è "aperto" il diaframma. Purtroppo i moderni sistemi fotografici, con sensori di ridotte dimensioni come il micro 4:3, faticano a ricreare questo piacevole artefatto, che sposta la fotografia verso qualcosa di artistico, di fatto "interpretando" la realtà. Nel mio set di obiettivi, infatti, gli unici con il quale riesca ad ottenerlo sono... i miei vecchi Zuiko-OM di quarant'anni fa (soprattutto il 50mm f/1.8, ma ci riesce anche il 135mm f/3.5, nonostante una massima apertura non eccezionale).
Ma ho notato che, per ottenere questo effetto, sono tuttora usati (con novità in arrivo, quindi è un settore in pieno sviluppo) obiettivi universali ultra-rapidi e manuali, con diaframmi vicino ad f/1 o addirittura minori, come ad esempio il Kamlan 50mm f/1.1 o il Mitakon 17mm f/0.95: l'attuale tecnologia ottica (ed i costi di produzione cinesi...) permettono di venderli a prezzi abbordabili (non più di 300 €), un abisso rispetto a quelli degli inarrivabili Leitz Noctilux 50mm f/0.95 o del mitico e rarissimo Zeiss Planar f/0.7 (di fatto un fotomoltiplicatore, progettato per la NASA ed usato nel 1975 da Stanley Kubrick nelle riprese del suo capolavoro Barry Lyndon per ottenere scene "naturali" a lume di candela: un obiettivo così celebre da far nascere addirittura teorie complottistiche basate su unon scambio segreto di favori fra la NASA, che avrebbe prestato l'obiettivo f/0.7 a Kubrick in cambio della sua abilità nel filmare un falso sbarco sulla Luna in uno studio cinematografico segreto...).
Questo è l'elenco degli obiettivi "realisticamente utilizzabili" con le mie attuali fotocamere che adottano il sistema micro 4:3 (ho già eliminato la zoom Vivitar 70-210 mm degli anni '80, poco luminoso e totalmente rimpiazzato dal 45-200 autofocus):
Marca | Focale | Focale equivalente in formato MFT | Focale equivalente in formato 24 x 36 | Diaframma | Tipo | Note |
Samyang | 7.5 mm | 7,5 | 15 | f/3.5 | fisheye | manuale |
Zuiko Digital ED | 9-18 mm | 9-18 | 18-36 | f/4.0-5.6 | wide zoom | autofocus, image stabilizer |
Lumix VarioG | 14-42 mm | 14-42 | 28-84 | f/3.5-5.6 | standard zoom | autofocus, image stabilizer |
Lumix VarioG | 45-200 mm | 45-200 | 90-400 | f/4.0-5.6 | tele zoom | autofocus, image stabilizer |
Zuiko OM | 24 mm | 24 | 48 | f/2.8 | normale | manuale, equiv. a 48 mm |
Zuiko OM | 28 mm | 28 | 56 | f/3.5 | normale | manuale, equiv. a 56 mm |
Zuiko OM | 35 mm | 35 | 70 | f/2.8 | ritratto | manuale, equiv. a 70 mm |
Zuiko OM | 50 mm | 50 | 100 | f/1.8 | ritratto | manuale, equiv. a 100 mm |
Zuiko OM | 135 mm | 135 | 270 | f/3.5 | tele | manuale, equiv. a 270 mm |
Tamron SP | 500 mm | 500 | 1000 | f/8.0 | catadiottrico | manuale, equiv. a 1000 mm |
Nota: gli obiettivi in rosso richiedono l'adattatore dall'attacco OM a quello MFT e sono ovviamente tutti manuali
Focali confrontabili e punti di test
I diagrammi seguenti mostrano lo schema delle focali a mia disposizione ed i punti di sovrapposizione: è evidente che vi sono 5 punti in cui posso ottenere la stessa focale usando due diversi obiettivi (24, 28, 35, 50 e 135mm in termini di formato 24 x 36, la metà in termini di formato MFT), più addirittura un'intera zona (da 14 a 18mm) ottenibile con due diversi zoom. Di questa zona ho considerato i due estremi, per cui ho in tutto 7 focali su cui effettuare misure di qualità: sono riportate nella seconda figura e contraddistinte dalle lettere da A a G.
Misure
Una misura tipica consiste quindi dei passi seguenti:
- si eseguono due scatti, possibilmente su cavalletto, allo stesso soggetto, dallo stesso punto e nelle stesse condizioni di luce, con i due obiettivi corrispondenti al punto di misura in esame (ad esempio, per il punto C, il primo scatto con lo zoom Lumix 12-42 impostato sulla focale di 24mm, ed il secondo con lo Zuiko-OM 24mm)
- per ogni scatto si identifica una stessa ridotta zona centrale, che viene ritagliata e salvata senza alcuna ulteriore elaborazione
- i due campioni così ottenuti vengono accostati in una nuova immagine a sfondo bianco
- a questo punto si può vedere l'immagine risultante in dimensioni naturali, paragonando ad esempio la resa dei colori o la nitidezza dei dettagli
Risultati
La tabella seguente elenca i 7 casi esaminati (da "A" a "G") già illustrati sopra. Ogni link conduce alle immagini originali (ridotte di dimensione ma senza elaborazioni), a quella di raffronto con i due campioni sovrapposti, il mio commento ed un link alla stessa immagine di confronto in dimensioni 1:1.
Caso |
Obiettivo 1 |
Obiettivo 2 | Risultati | |
A | Zuiko Digital ED 9-18 mm f/4-0-5.6 @ 14 mm | Lumix Vario G 12-45 mm f/3.5-5.6 @ 14 mm | 14mm | |
B | Zuiko Digital ED 9-18 mm f/4-0-5.6 @ 18 mm | Lumix Vario G 12-45 mm f/3.5-5.6 @ 18 mm | 18mm | |
C | Lumix Vario G 12-45 mm f/3.5-5.6 @ 24 mm | Zuiko OM 24 mm f/2.8 | 24mm | |
D | Lumix Vario G 12-45 mm f/3.5-5.6 @ 28 mm | Zuiko OM 28 mm f/3.5 | 28mm | |
E | Lumix Vario G 12-45 mm f/3.5-5.6 @ 35 mm | Zuiko OM 35 mm f/2.8 | 35mm | |
F | Lumix Vario G 45-200 mm f/4.0-5.6 @ 50 mm | Zuiko OM 50 mm f/1.8 | 50mm | |
G | Lumix Vario G 45-200 mm f/4.0-5.6 @ 135 mm | Zuiko OM 135mm f/3.5 | 135mm |
Ed ecco i risultati dei vari confronti, nonostante il mio metodo sia stato piuttosto empirico ed impreciso, ed i risultati influenzati da varie mancanze da parte mia (messa a fuoco superficiale, scatti a mano libera ecc.):
- quanto a qualità ottica, i "vecchi" obiettivi Zuiko OM non sono affatto superati, anzi... semmai, il problema che li riguarda è quello di riuscire a garantire una buona messa a fuoco (cosa che, ad un esame attento, ho sicuramente fatto con troppa superficialità)
- gli attuali obiettivi "digitali" sono sicuramente validi (e comodi... basta pensare all'autofocus!), ma non si può certo dire che stravincano il confronto con i loro predecessori analogici. Probabilmente questo è dovuto al fatto che sono economici:
- lo standard zoom Lumix 12-42 mm, con il suo barilotto di plastica ed una luminosità non certo da record, è sicuramente un "entry level"
- il tele zoom Lumix 45-200 mm è probabilmente già migliore, ma anche questo non è certo definibile "di riferimento"
- lo zoom supergrandangolare Zuiko ED 9-18 mm è forse un po' superiore ai primi due, ma nelle foto di test non "stacca" rispetto all'obiettivo con cui l'ho comparato.
Probabilmente, se comprerò uno "standard zoom" veramente di qualità (sto pensando allo Zuiko ED 12-45 mm f/4 PRO, sulla carta di tutt'altra categoria), le cose dovrebbero cambiare drasticamente: in quel caso mi riprometto di rifare i test che riguardano le focali in cui il nuovo "PRO" potrebbe sostituire il basico Lumix 12-42 (quindi i test a 12, 18, 24, 28, 35mm).
Se ti va, lascia un commento, grazie!Cosa ne pensi?
(Ivan – 28/10/2020)
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