OM-1N

Il mio approccio alla fotografia digitale (2002 - 2009)

 

Intorno agli anni 2000 attraversavo una “fase di stanca” per quanto riguardava la fotografia: oramai gli impegni di famiglia mi impedivano di andare in giro da solo con la borsa e gli obiettivi, incompatibili (per tempi, luoghi e modalità di utilizzo) con la compagnia dei figli, ed anche l’entusiasmo di ritrarre i bambini cominciava a diminuire, man mano che questi crescevano perdendo la spontaneità dei piccoli.

Risultato inevitabile, il corredo reflex, seppur giunto al momento della sua massima evoluzione, riposava sempre più frequentemente in un angolo.

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Io e le macro 

 

       Devo dire che la macrofotografia mi è sempre piaciuta. Anzi, quando comprai la mia Olympus OM-1N, alla fine degli anni '70, uno dei settori fotografici in cui volevo cimentarmi era proprio "la macro": ero rimasto affascinato dalle fotografie ravvicinate fatte da un amico (usava le lenti addizionali, non si potevano definire "macro") a dei comuni fiori. I dettagli, le forme ed i colori mi parevano eccezionali, evidenziavano la bellezza di un mondo che non conoscevo e che avrei invece voluto esplorare.

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Primi test con la nuova OM-D E-M5 Mk.II

 

Effetti artistici

 

Uno dei primi test che ho eseguito, nel mare di funzionalità offerte da questa nuova fotocamera, è l'utilizzo (e l'efficacia) dei filtri cosiddetti "artistici". Quelli che seguono sono solamente un esempio, perché le possibili combinazioni sono molte di più.

Ovviamente possono piacere come no, per me si tratta solo di non esagerare. Una funzionalità che trovo molto intelligente è quella che Olympus chiama "Art Bracketing": in pratica, abilitando questa prestazione, la fotocamera applica alla foto scattata tutta la sequenza di filtri "artistici", producendo e salvando altrettanti files jpg (il file RAW viene invece prodotto, senza filtrature, una sola volta). A questo modo è possibile risparmiare tempo in fase di scatto, e scegliere poi, comodamente, se e quale degli effetti utilizzare.

Quello che segue è proprio un esempio d'uso dell'Art Bracketing. Si riconosce dal fatto che il soggetto e la posa sono sempre gli stessi. Ovviamente tutti questi effetti si possono ottenere, magari anche meglio, in fase di post processing, ma sono comunque una risorsa in più fra le tante disponibili.

 

Cover Clean Black&White Saturation Dramatic B&W
Dramatic colorful Flou Greenish High Key Orange
Pop Art Reddish Sepia Stenopeic Ultra White

 

 

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       Back to 360°... twice! 

 

       Ho pubblicato il testo qui sotto questa mattina ed è... già vecchio! Devo (anzi, posso) mettere tutto al plurale: correggo più che volentieri, quindi!

 

       Anteprime assolute (devo ancora terminare di completarle con tutti i metadata, prima di sottoporle al severo giudizio pre-pubblicazione del sito 360cities)) delle due foto navigabili a 360° scattate sabato scorso 17 Ottobre ad Imperia, dopo mesi di inattività in questo settore ed un paio di tentativi falliti per motivi diversi (una volta mi sono dimenticato a casa metà dell'attrezzatura...). La prima è "venuta al primo colpo" dopo aver messo su la procedura di generazione della webapp risultante. La seconda, a cui tengo di più, al... secondo (sono dovuto intervenire manualmente per raddrizzare un po' l'orizzonte).        

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