L'archivista

    Man mano che passo il tempo (tanto) a sviluppare il sito, mi accorgo che dei tanti “mestieri” che servono per metterlo su (come avevo già spiegato precedentemente in questo post: creativo, programmatore, tester, grafico, fotografo, archivista, planner…) quello più “pesante” è proprio l’archivista, nel senso di analizzare a tappeto le mie vecchie foto per selezionare quelle da pubblicare. Questa attività, pur essendo necessaria (che senso ha un sito di fotografie se poi la “materia prima” è poca… e le chiacchiere tante?), da un lato non mi insegna nulla e quindi non è così stimolante, dall’altro è lunga e piuttosto noiosa.

Castel Gardena, in Alto Adige (scansione da un originale su diapositiva del 1999)

Un esempio di foto dimenticata, rispuntata durante le ricerche di qualcosa di valido da pubblicare

Infatti si tratta di:

• riprendere annate intere di fotografie (centinaia, per la stragrande maggioranza… insulse o quantomeno non adatte ad essere pubblicate, perché brutte o di nessun interesse per chi  non sia un familiare), ordinate per data o poco più (sono anni che so che, grazie all'inserzione di opportuni metadati nei file immagine, sarebbe possibile facilitarne la catalogazione. Ma sono pigro...)
• prenderle in considerazione rivedendole quasi tutte, perché non è semplice scartarle a priori (a volte in una cartella con il nome di “Battesimo di…” magari c’è anche altro)
• copiare le meritevoli in un raccoglitore “parcheggio” dove poi le dividerò per tema, magari ritoccando ancora qualcosa (cornice, dimensioni, qualche dettaglio…)

Però poi saltano fuori fotografie dimenticate, relative magari alla famiglia (moltissime le ho dimenticate, soprattutto quelle di oramai molti anni fa), le faccio vedere anche agli altri e il tempo passa… insomma, ho da poco finito di passare al setaccio il 2007 (quindi mi mancano ancora “solo” 13 anni), e quelli che ho verificato sono gli anni in cui avevo le prime macchine fotografiche digitali, di modesta qualità (soprattutto paragonandola ai livelli odierni), per cui non mi aspettavo certo che fossero né tante né meritevoli.

Altre volte non resisto alla tentazione di vedere come verrebbe fuori una foto sottoponendola a qualche ritocco che mi è venuto in mente solo ora o, in quegli anni, non sapevo ancora come fare, e mi perdo dietro queste operazioni, che magari non portano nemmeno ad un risultato degno di menzione.

Aggiungo che di solito mi dedico a questa attività, che dovrebbe essere fondamentale per il sito (e che dovrebbe essere seguita da una “definitiva” archiviazione delle foto non scelte, anche per liberare una parte di quella nuova memoria SSD da 1TB del Mac, che sembrava immensa ma che sto riempiendo di programmi e file di ogni tipo e di cui resta libero solo più un quinto) alla sera, per cui parto già stanco…

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      (Ivan – 24/05/2020)

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