OM-1N

100-300

La Fenice

(ovvero "lesson learned")

 

   Oggi è il primo giorno in cui il mio sito (ri)vede la luce, dopo un irrecuperabile crash (non c’era più verso di accedere alla homepage, né da qui a tutte le altre pagine) e tre giorni di tentativi di rianimarlo. Inizialmente non mi sono granché preoccupato, perché speravo nell’aiuto di un collega molto più esperto (comodo, eh?), e poi mi dicevo “al limite, farò il restore dall'ultimo backup: anche se è di una settimana fa perderò qualcosa, ma il grosso resta”.

Invece il collega mi ha detto che l’errore è probabilmente ben più serio e complesso di come non sembrasse inizialmente (in realtà non si è nemmeno capito cosa lo abbia provocato), ed anche su internet (dove di solito qualcuno con lo stesso problema, e magari anche la sua soluzione, si trova con facilità) non c’era quasi traccia né di un problema simile né soprattutto di soluzioni.

fenice
La Fenice ed il mito della rinascita dalle proprie ceneri (o dai propri errori?)

E poi, nemmeno il recupero del backup ha funzionato: in realtà la procedura di restore funzionava, ma mi tiravo dietro lo stesso "funebre" e definitivo messaggio:

Error 404 – file not found on his server

anche se il backup era stato fatto ben prima, quando il sito funzionava ancora!

A questo punto ho verificato cosa restasse in piedi: tutta l’interfaccia di amministrazione, accessibile ed intatta, con il contenuto di tutti gli articoli (cioé, almeno l’80% di tutto il lavoro che ho fatto in questi due mesi). Diciamo che poteva andare molto peggio!  

Così ho tirato le somme: per varie cause (inesperienza mia, bachi -forse- sia nella versione di Joomla! messa a disposizione da AlterVista, altri bachi nei plugin che ho caricato, mancanza di supporto da parte del provider - e vabbé, lo spazio è gratis…) il sito ora defunto era pieno di problemi nascosti ma pronti a rivelarsi, prima o poi:

  • per mia totale inesperienza, all'inizio ho lasciato installare Joomla! in una cartella, anziché direttamente nella root del sito: questo causava la presenza della stringa /joomla/ nella url del sito, una cosa che, oltre che “esteticamente” non piacevole, pare non piaccia proprio ai motori di ricerca di Google (un argomento che non ho affrontato finora, ma che vorrei evitare di iniziarlo con il piede sbagliato). Questo problema è apparentemente risolvibile con un opportuno comando di redirect da inserire in uno dei file di configurazione, che però nel mio caso non funzionava assolutamente
  • sempre per inesperienza e probabilmente anche per qualche problema nel codice, ho tentato da subito di impostare il sito come bilingue. Oltre a richiedere un lavoro doppio che forse sottovalutavo (tutto va duplicato e poi tradotto e correlato: articoli, menu, moduli…), questo fa comparire un altro suffisso (/it-it/ o /en-en/ a seconda della lingua selezionata) nella url, ed io sospetto che sia questo secondo pezzo ad andare a impedire il corretto redirect del punto precedente
  • vista la continua comparsa del messaggio “attenzione, questo sito non è sicuro” ho abilitato il protocollo https. La cosa funziona (peccato però che, per quanto ne so, non si può tornare indietro…), ma sul mio macMini di scorta (vecchiotto e lento, ma piccolo e funzionante anche senza schermo) che vorrei usare come “muletto” per fare prove in locale, questo protocollo non si può abilitare perché non ho installato la versione server di Mac OS. Teoricamente, in fase di restore si può ovviare a questo problema selezionando un'opzione apposita, ma dato che questa procedura non ha funzionato non posso escludere che ci fosse di mezzo anche questo…
  • non ho pensato che il server del provider (basato su Unix) potesse avere limitazioni più stringenti sulla nomenclatura dei files del mio Mac, ed inavvertitamente ho caricato due file contenenti caratteri “minati” (un paio di accenti): accettabili su Mac, ma esplosivi sul server! Risultato: i due files risultavano contemporaneamente presenti ma inutilizzabili, e non cancellabili perché "non esistenti"!

E la lista delle magagne potrebbe ancora continuare… a questo punto mi sono detto: “meglio così, dopotutto: approfitto del problema e lo prendo come un'opportunità. Salvo il salvabile e riparto da qualcosa di veramente più pulito” (da cui il titolo di questa nuova avventura...), quindi mi sono copiato in locale il codice html di tutti gli articoli “corposi” che ho scritto (il grosso del lavoro), tutta la cartella con le immagini (che i link degli articoli vanno a richiamare), e mi sono preso nota di tutti i parametri che ho modificato, almeno di quelli che mi sono sembrati più importanti. Ho anche salvato l’elenco di tutti i menu, i moduli e le categorie che avevo già creato (che fra l'altro volevo anche ripensare, ora lo farò di sicuro). In pratica, tutto il “buono” senza gli errori, quindi… via! Ho ancora preso nota dei vari parametri del provider (versioni installate, nome del database ecc.), e poi ho eliminato totalmente l'installazione di Joomla! ritrovandomi nuovamente con un sito vuoto (e sperabilmente “sano”).

Questa mattina ho iniziato a ricostruire tutto, questa volta con un po' più di cognizione di causa rispetto al primo pasticciato tentativo: per ora, il poco che c’è già, compreso questo articolo, funziona. Speriamo bene…


{jcomments on}IvanEditor

 

      (Ivan – 14/05/2020)


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