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Uno sguardo indietro

 

 

   Oggi ho guardato la data di pubblicazione del mio primo post (“...perché un sito mio?”) sulla homepage di questo sito: è del 23 febbraio, 76 giorni fa. Ma poi mi è venuto in mente che, se quella è la data di pubblicazione, allora il sito, anche se in minima parte, era già in piedi. Così ho cercato nella mail la data di iscrizione ad AlterVista (5 febbraio): quella segna il “Big Bang” per le mie attività in prop… anzi, no: quello è già un punto di arrivo! Prima c’era stata la ricerca di un provider che permettesse di caricare le foto sferiche… insomma, alla fine ho trovato una mail ad un amico più esperto al quale chiedevo una consulenza in proposito. Non è quello il momento esatto in cui ho cominciato ad interessarmi all’avere un sito, ma ci va comunque molto vicino: era il 10 dicembre scorso.

Cipressi Toscana

        Facendo un po’ di conti, quindi, sono un po’ più di cinque mesi che “lavoro” (ma il termine è quasi corretto, visto l’impegno ed il tempo che ci dedico…) a questa attività. E questo comprende l'inatteso periodo di lockdown, nel quale il tempo che ci ho potuto dedicare è stato enormemente superiore alle previsioni!

      Dunque, diciamo che sono passati cinque mesi da quando sono partito ad interessarmi a come pubblicare i miei panorami a 360°, e tre da quando il sito sta in piedi. Nel frattempo, non solo l’obiettivo della pubblicazione si è spostato su tutte le mie attività ed interessi in campo fotografico, ma ho anche già iniziato a pensare ad un blog (anche se non è ancora attivo), come gestire gli utenti-visitatori, come farsi “agganciare” dai robot di ricerca di Google, come scrivere il disclaimer per i cookies… insomma, come rendere questo sito “ufficiale”. Così sono tornato a rivedere cosa avevo scritto in quel primo post, per rendermi conto di cosa sia successo nel frattempo.

        Prima di tutto, ho individuato parecchie “linee” di attività, totalmente diverse una dall’altra, ma tutte (o quasi) indispensabili… e da fare contemporaneamente (è inutile scrivere se non si sa come pubblicare, come è inutile pubblicare se contenuti non ce ne sono!).

    • risolvere i problemi tecnici del sito (conoscere, o almeno cavarsela con le tecnologie legate al web, tante e per nulla banali)
    • progettare il sito (organizzare i menu ed i contenuti) e realizzarne la parte “estetica” (scegliere colori, titoli e font, creare le immagini di introduzione ecc.)
    • scrivere i contenuti testuali (come questo…)
    • scegliere cosa pubblicare dei miei lavori passati (e questo è un paziente lavoro di ricerca, e poi di preparazione alla pubblicazione)
    • mandare avanti il tutto, se possibile razionalmente

questo vuol dire saper fare: il web designer, il grafico-creativo, il blogger, l’archivista e il program manager. Tutti insieme, in modo coordinato: non a caso, mi sono tornati utili concetti come il backlog (l'elenco delle attività da compiere, da smarcare man mano che vengono completate) che ho imparato lavorando. E poi ci sono nuove attività (solitamente idee fotografiche, ad esempio il Focus Stacking) create o stuzzicate da quelle appena elencate, che si rivelano interessanti ma che di fatto portano via tempo allo sviluppo del sito stesso.

      Secondo, avevo citato il fatto di dedicarsi ad attività “difficili, inutili e di fatto senza una fine” per mantenere allenato il cervello e combattere l’invecchiamento. Beh, queste “inutili” spero non lo siano, ma gli altri aggettivi sono invece corretti: i problemi sono tanti e vari, ed ogni punto risolto ne apre altri, nuovi ma utili da aggiungere ai già tanti presenti. Rispetto ai pasticci inziali, penso di aver fatto molti progressi, ma proprio grazie a questi mi rendo conto di quanto lavoro ci sia ancora da fare per arrivare ad un punto veramente “presentabile”. E non ho ancora nemmeno toccato la parte “blog”, che implica relazioni con altre persone…

       Per concludere, tre mesi fa scrivevo: “Manca ancora praticamente… tutto, ma spero di poter dare presto una struttura alle mie idee e riuscire a riempirla”. Diciamo che oggi c’è molta più “struttura”, mentre i contenuti (soprattutto quelli a cui pensavo inizialmente, cioè le foto accumulatesi negli anni) sono ancora pochi. Ho aggiunto parti che non erano previste inizialmente, come quelle storiche sulle vecchie fotocamere di famiglia, o le “schede tecniche” in cui spero di poter trasmettere qualche consiglio utile. E sicuramente mi verrà in mente altro ancora… insomma, ho ancora molto da fare.


{jcomments on}IvanEditor

 

      (Ivan – 09/05/2020)


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