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     Oplà! Ho appena ordinato… una nuova fotocamera. Come, un'altra? E perché? Ecco… visto che per vari motivi ho dovuto saltare le ferie, avevo deciso di "consolarmi" con un qualche gadget. Dalle varie idee iniziali ho escluso le più strambe e "capricciose" e sono rimasto con le due opzioni più serie e concrete (ed entrambe fotografiche, guarda caso):

  • da una parte, un obiettivo macro (ottimo complemento del mio corredo Olympus, ma dopotutto non così stuzzicante, anche se non ne ho mai posseduto uno)

  • dall'altra, l'affascinante e molto poco diffusa fotocamera qui sopra, con pregi (e difetti) molto particolari, che alla fine ho deciso di scegliere e sono ora curiosissimo di provare

Riassumo la storia, visto che è un po' lunga…


Il Foveon, questo sconosciuto

sigma quattro foveon sensor vs bayer
Confronto fra le architetture dei sensori Foveon X3 (a Sx) e Bayer (a Dx)

    Anni fa mi trovai per caso a discutere di fotografia con un collega di un altro reparto, che conoscevo molto poco. Oltre a varie opinioni ed argomenti che ho dimenticato, rimasi colpito da una sua frase: "Per comprarmi una fotocamera aspetto il giorno in cui verrà messa in commercio una digitale con il sensore Foveon". Sensore Foveon? Mai sentito prima!

    La cosa mi incuriosì, e scoprii che era il nome di una piccola società che deteneva il brevetto dell'omonimo sensore fotografico digitale, totalmente diverso da tutti gli altri sul mercato, che sono tutti basati sulla stessa architettura (cioè quella, nota come sistema Bayer, in cui ogni pixel è costituito da tre microcelle affiancate, ognuna sensibile soltanto ad uno dei tre colori fondamentali: Red, Green, Blue)(1). Il Foveon, invece, ha ogni pixel costituito da tre microcelle sovrapposte, anch'esse sensibili ognuna ad un solo colore (riproducendo così in digitale la struttura delle pellicole a colori, che avevano le emulsioni fotosensibili disposte proprio a strati sovrapposti). Questa diversa struttura, sulla carta, permette prestazioni di qualità (definizione e fedeltà dei colori) molto maggiore del Bayer.

(1) in realtà esiste anche un terzo tipo di sensore, l'X-Trans utilizzato soltanto nelle fotocamere Fujifilm Serie X, che però non è altro che un sensore Bayer "ottimizzato" disponendo i fotositi in modo pseudo-casuale per evitare l'indesiderato effetto moiré che può risultare fotografando soggetti ad elevata ripetitività spaziale (tipicamente, l'erba)

 

Rieccolo (ma ora non è più solo un concetto teorico!)

    Poi, per anni, non ne ho più sentito parlare, finché non ho visto citare il Foveon in un video di YouTube, in cui si confrontavano due fotocamere Sigma equipaggiate proprio con un sensore di questo tipo, e se ne parlava molto bene. Una breve ricerca in rete mi ha aggiornato sulle novità: nel frattempo la Foveon è stata acquisita da Sigma, un produttore giapponese di ottima qualità noto per i suoi obiettivi universali, che è così diventato l'unico a produrre e vendere fotocamere con questo sensore "diverso". Poi, proseguendo la mia ricerca, ho scoperto parecchie altre cosette molto interessanti:

  • il Foveon, almeno a vedere le foto che produce (ecco un esempio della sua definizione, impressionante!), è realmente straordinario quanto a dettagli e colori

  • molti appassionati perfezionisti attendono da anni, quasi come un Messia…(2), l'arrivo sul mercato di un sensore Foveon in formato full-frame (quelli in commercio sono a standard APS-C, con una superficie pari alla metà di quella del F.F.)(3)

  • la Sigma produce due linee principali di fotocamere con questo sensore: la costosa mirrorless SD quattro ad ottiche intercambiabili(4), e la serie di "compatte" DPx quattro (DP0, 1, 2, 3): sostanzialmente sempre la stessa macchina ma equipaggiata con 4 diverse ottiche fisse, che vanno dal formato supergrandangolare (equivalente a 21mm in formato 35) della DP0, al grandangolare della DP1 (28mm eq.), fino al normale della DP2 (45mm eq.) per concludere con un medio-tele da ritratto (75mm eq.). 

(2)  mi chiedo se fra questi non ci sia anche quel mio (oramai ex) collega, che non ho più rivisto… 

(3) questi appassionati… attendono ancora: la Sigma, che aveva già annunciato l'arrivo di una fotocamera dotata di un Foveon full-frame, ha fatto marcia indietro pochi mesi fa, a causa di gravi problemi di riproducibilità in serie del sensore, dichiarando di aver azzerato l'intero progetto ed essere ripartita da zero!

(4) "quattro" (in italiano anche nell'originale) sta ad indicare che tutte queste fotocamere sono equipaggiate con la versione più recente ed avanzata del Foveon, la X3 quattro, che differisce dalle precedenti in quanto lo strato superiore (blu) ha un numero di fotorecettori quattro volte superiore a quelli sottostanti. Questa nuova distribuzione, secondo Sigma, dovrebbe dare una maggior risoluzione, mentre il mantenere gli strati verde e rosso alla (relativamente) minore densità già disponibile in precedenza dovrebbe velocizzare l’elaborazione dell’immagine, e soprattutto migliorare le prestazioni del Foveon relativamente al rumore ad alti valori di sensibilità (high ISO), noto punto debole di questo sensore.

 

Ok, voglio una Sigma DP quattro... sì, ma quale?

    Così, visto anche il rilassamento estivo delle attività lavorative, inizio ad interessarmi seriamente alla "compatta" DPx quattro(5). Una fotocamera ben strana, però, decisamente "fuori dal coro" per vari motivi:

  • la curiosa scelta di vendere 4 macchine diverse anziché un unico corpo con ottiche intercambiabili (ma sono classificate come "compatte", anche se di tascabile hanno poco a causa dell'ottica, ingombrante e non retrattile né rimovibile)

  • l'eccellente qualità dell'immagine (equivalente a 39 MP!), che è stata paragonata a quella delle ormai rare fotocamere medio formato, che solitamente costano… a partire da cinque volte tanto! Anche i quattro modelli DP sono piuttosto cari, comunque (dai 750 ai 1.000 €, a seconda del modello e del venditore), anche se 2-3 volte meno della SD

  • la curiosa la forma del corpo macchina, con una presa "rovesciata" che è praticamente unica, dal design "essenziale" (tutto nero, con pochi tasti e l'aspetto squadrato, quasi spartano)

  • infine, ho anche notato ed apprezzato che le DP quattro hanno una modalità di funzionamento dedicata al B/N, un genere che non ho mai potuto praticare ai tempi della pellicola, ma che mi attira parecchio per le sue potenzialità espressive (ecco alcuni esempi eccellenti, scattati con la "sorella" DP2).

(5) la SD l'ho immediatamente esclusa, sia per il prezzo che per essere di fatto un doppione delle mie mirrorless, per di più incompatibile con loro 

 

    In generale, questi apparecchi sono considerati un po' obsoleti (sono usciti intorno al 2015), un po' scomodi (si impugnano bene solo con due mani), con un'interfaccia grafica non al passo con i tempi, un autofocus lento... ma con un fenomenale asso nella manica, costituito dal sensore Foveon che fornisce una stupefacente qualità d'immagine. In una recensione risalente al momento della sua uscita sul mercato, la DP1 quattro è stata definita così:
 

Potremmo definirla, in poche parole, un’eccellente fotocamera per fotografi paesaggisti che vogliono scattare foto di ottima qualità alla minima sensibilità, magari usando la fotocamera sul cavalletto, meditando sullo scatto, non avendo alcuna urgenza di scattare in sequenza e che, ovviamente, si facciano bastare l’unica focale disponibile.

     Ecco, dato che in questa definizione mi ci ritrovo parecchio, penso che saprò apprezzarla... la voglio!

 

Sigma DP1 quattro
Sigma DP1 quattro Sigma DP1 quattro   side Sigma DP1 quattro   backside
Vista frontale: design essenziale Viste laterali: spicca l'originalità della forma

  

 

comparazione panorami
Confronto fra le fotocomposizioni ottenute da 3 fotogrammi scattati con il 28mm (simulazione DP1) e con il 45mm (simulazione DP2) 

Test di simulazione

    Il problema, però, è un altro: ammesso che me ne compri una, sarà... una sola, appunto, quindi non voglio sbagliare ottica. O meglio, non voglio dovermi pentire di quella che avrò scelto, dato che è fissa.

    Inizio la scrematura scartando immediatamente la DP3 con l'equivalente 75mm, che non mi pare una focale adatta a valorizzare fotografie ultradefinite, né così ideale per i tipi di foto che faccio abitualmente io; la stessa sorte tocca alla DP0 (21mm eq.): anche se immagino che a volte un supergrandangolare possa dare risultati strabilianti, la focale è così estrema che, dovendone scegliere una sola, non sono sicuro possa essere sempre la più adatta.

    Restano quindi DP1 (28mm) e DP2 (45mm), e per sceglierne una con un criterio che non sia né emotivo né improvvisato organizzo allora i tre diversi tipi di prove descritti qui sotto:

 

Titolo test Descrizione Dettaglio Esito
Simulazione
fotografica
fotografie scattate con le 4 focali corrispondenti dato che tutte queste focali le posso vedere all'opera simulandone l'uso con le mie ottiche, faccio qualche scatto di prova per ognuna di queste: in esterni e in casa dal test non è risultato nulla di decisamente a favore di una data focale
Simulazione
di utilizzo
(handling)
solo pratica di handling e focalizzazione delle ottiche simulo l'uso delle due papabili DP1 e DP2 facendo prove di inquadratura con le mie due reflex analogiche OM equipaggiate con 28 e 50mm per vedere dove mi trovo ltano meglio forse l'utilizzo del 28mm è più stimolante e creativo
Simulazione di
fotocomposizione
(stitching)
stitching di fotogrammi adiacenti di
un panorama
fondo con Photomerge (l'utility di Photoshop per la fotocomposizione) 3 immagini parzialmente sovrapposte per creare una tipica "panoramica" nei due casi: 28 e 45mm entrambi risultano ok, anche quello con gli scatti della focale wide che temevo non fosse così adatta. Anzi, il risultato sembra addirittura migliore!

 

     Il risultato, che inizialmente vedeva prevalere la DP2 con il 45mm, si è spostato prima verso la parità, per poi girare in favore della DP1 quando ho constatato che anche con il 28mm le fotocomposizioni erano non solo possibili ma forse addirittura migliori: a questo punto ho scelto proprio la DP1, ed era soltanto più questione di dove ordinarla.

 

 

L'ultimo passo

    Eccolo: è l'acquisto vero e proprio, passo indispensabile ma che non trovo mai particolarmente interessante: il solito giro dei siti di vendita online per valutare, oltre che il prezzo, l'affidabilità del venditore e la disponibilità dell'apparecchio. Proprio quest'ultimo fattore ha escluso non pochi dei siti più grandi (niente da stupirsi: non è né una novità né è destinata alle masse). Alla fine ho scelto Photospecialist, un sito olandese che, ad uno dei prezzi più bassi in rete offre anche, oltre alla fotocamera, il mirino aggiuntivo LVF-01 che, da solo, costa più di 200€. Forse non lo avrei mai comprato, ma se è compreso, perché no?

   Per farla brevissima, l'ho ordinata e dovrebbe arrivare già domani, 25 Agosto. Speriamo bene... intanto me la studio!

 

 

Caratteristiche principali della Sigma DP1 quattro

 

sensore Foveon X3 quattro APS-C CMOS - (dimensioni 23,5×15,7mm, pari a 370 mm2)(6)
risoluzione 29,8 Mp (equivalente ad un sensore convenzionale Bayer da a 39 Mp)
ottica
  • obiettivo fisso Sigma 19mm f/2.8 (equivalente a 28mm in formato 35)
  • messa a fuoco: autofocus/manuale - range massimo limitabile
  • distanza minima di messa a fuoco: 20cm
display LCD da 3", 921K punti
mirino non presente - l'accessorio LVF-01 (compreso nel prezzo dell'offerta) converte l'LCD in mirino ottico
modalità di scatto P/A/S/M (programma, priorità di diaframmi, priorità di tempi, manuale) 
formato immagini  RAW (con compressione lossless a 14 bit) - DNG (12 bit) - JPEG
sensibilità 100 - 6400 ISO
supporto di memoria scheda SD, SDXC
costruzione corpo in lega di magnesio (peso circa 450g) 
particolarità livella elettronica a doppio asse, svariati modi colore, modalità speciale per il B/N
RAW postprocessing solo mediante il tool (gratuito) Sigma Photo Pro

 

(6) per un confronto puramente dimensionale, il sensore del sistema micro 4:3 (usato dalle mie Lumix
     ed Olympus) misura invece 17,3x13mm (pari a 225 mm2, solo il 60% del Foveon)

 

 

 Il sensore Foveon X3 quattro

quattro solution image new
La nuova architettura introdotta con il sensore Foveon X3 quattro (rapporto celle R,G,B = 1:1:4) rispetto a quella della generazione precedente

     La Sigma DP1 quattro ha il suo "asso nella manica" del sensore Foveon, la cui variante quattro indica un’evoluzione del precedente Foveon X3 ed è contraddistinta dal rapporto 1:1:4 nel numero di pixel per i canali rispettivamente del Rosso, Verde e Blu. Lo strato superiore cattura luminosità ed informazioni sul colore Blu, mentre gli ultimi due strati acquisiscono solo le informazioni sui colori Rosso e Verde. Questo schema migliora i problemi relativi alle basse luci e restituisce una fedeltà cromatica più alta del precedente sensore "non quattro". I suoi punti di forza sono:

  • resa dei colori: grazie all'allineamento dei fotositi per ogni pixel, che non rendono necessari i sistemi di interpolazione e gli altri accorgimenti necessari sui sistemi Bayer, il peso dei relativi errori di calcolo viene eliminato, e con essi gli artefatti indesiderati

  • risoluzione: anche se il sensore ha un numero di pixel pari a 29,8Mp, dati da 20Mp (strato blu + luminosità) + 2 x 4,9Mp (strati rosso e verde), è paragonabile ad un sensore Bayer da ben 39Mp (i precedenti Foveon erano invece da 15Mp, equivalenti a 30Mp Bayer)

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