Blue Flower

 

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Una vista scenografica di tutto il gruppo dei
miei obiettivi, con attacco OM System
(formato 35mm analogico) e MFT (digitale)

  • obiettivi MFT
  • obiettivi OM System

 

 

    Gli obiettivi attuali

      Questa volta, diversamente da quanto mi sono accorto di aver fatto in altre pagine, cercherò di essere molto più conciso e non ripetermi...

 

 

(cliccare sull'immagine per vedere il dettaglio)      

 

 

 

 

 

 

 

1)   Obiettivi Sistema OM (recuperati dall'oblio)

 

     Anche se in modo non sempre costante, faccio fotografie da quando avevo vent'anni, e da allora ho accumulato un buon parco di obiettivi del Sistema Olympus OM, cioè lo standard utilizzato dalle mie reflex analogiche di allora (ho descritto qui le caratteristiche di quegli obiettivi, con tabelle e fotografie). A lungo ho temuto che potessero diventare del tutto inutili, fino a quando ho scoperto che il sistema digitale micro 4:3 (detto anche M43, M4/3 o MFT) dava la possibilità, mediante un adattatore, di riutilizzare qualunque obiettivo di quel periodo, a patto di accettare che le fotografie risultanti fossero equivalenti a quelle scattate da un obiettivo di focale doppia.

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Notevole colpo d'occhio su tutti i miei obiettivi
(non tutti utilizzati, però)

     Questo effetto è dovuto sia alla diversa geometria ottica del sistema micro 4:3 rispetto al precedente analogico, che alle minori dimensioni di quel sensore digitale (18x13,5mm) rispetto a quelle della pellicola in "formato 35mm" (il ben noto 24x36mm): la diagonale del sensore risulta quasi esattamente la metà di quella della pellicola, da cui il rapporto di 2:1 delle focali degli obiettivi analogici rispetto ai moderni MFT. Questo comporta il fatto che un 50 mm, classico obiettivo standard delle reflex, produce in formato digitale l'effetto di scattare con un 100 mm, diventando un medio teleobiettivo. Risultato: in pratica tutto si trasforma in teleobiettivo, o al più in "normale", ma spariscono i grandangolari.

     Anche se questo, dal punto di vista del riutilizzo degli obiettivi, non è l'ideale, ha comunque portato nuova vita a quasi tutte le ottiche di allora, che erano a fuoco manuale ed ovviamente tali restano, ma possono ancora produrre immagini di tutto rispetto. Dico "quasi" perché, ad esempio, le prestazioni del mio zoom 70-210mm in formato OM sono del tutto surclassate dal nuovo 45-200mm MFT, che fornisce all'incirca lo stesso range di focali, ma in più ha ben due assi nella manica, vitali in un grosso tele: lo stabilizzatore di immagine e l'autofocus.

 

Finalmente ritrovo il bokeh!

     Un asso nella manica, però, lo hanno anche i vecchi obiettivi: essendo parecchi di loro più luminosi alla massima apertura dei moderni digitali(*), riescono a produrre in queste condizioni l'effetto bokeh, che accentua fortemente l'attenzione sul soggetto a fuoco, in quanto lo isola dal resto della scena, molto più sfocata.

    Proprio questo effetto, tipico della fotografia (specialmente i ritratti) fin dai suoi inizi, è diventato difficile da ottenere con i moderni obiettivi digitali, che normalmente sono meno luminosi, e quindi rivaluta l'uso dei precedenti, che invece lo riescono ancora a fornire anche con i nuovi sensori. Le due foto qui di seguito, scattate allo stesso soggetto, dalla stessa distanza e con la stessa focale (equivalente) dovrebbero bastare per dimostrare quanto affermo:

Scatto A - obiettivo formato micro 4:3 (MFT)
45 200mmMFT

scatto alla massima apertura: f/4

obiettivo:  Lumix Vario G 45-200mm f/4-5.6

formato:                         micro 4:3

focale usata:                   51mm

dati di scatto:

  • diaframma - tempo   f/4 - 1/10"
  • sensibilità:               ISO 200
  • bilanc. bianco:          WB manual (sunny)
Scatto B - obiettivo formato 35mm (full-frame) + adattatore 
50mmOM

scatto alla massima apertura: f/1.8

obiettivo:  Zuiko OM System 50mm f/1.8

formato:                         OM System (35mm)

focale usata:                   50mm (fissa)

dati di scatto:

  • diaframma - tempo   f/1.8 - 1/30"
  • sensibilità:               ISO 200
  • bilanc. bianco:          WB manual (sunny)
  • A - la prima è stata fatta usando uno zoom in formato MFT alla sua massima apertura (f/4). Si vede distintamente che dietro i fiori in primo piano c'è una libreria, anche se parecchio sfocata: quello che si vede delle forme retrostanti basta per catalogarle come libri, scaffali e soprammobili. L'oggetto in primo piano resta, sì, evidenziato, ma lo sfondo è ancora quantomeno "leggibile"

  • B - la seconda fotografia, invece, è stata ripresa con un "vecchio" obiettivo da 50mm alla sua massima apertura (f/1.8), ben difficile da ritrovare in uno zoom o anche fra i normali obiettivi a focale fissa in formato MFT, a parte qualche raro e costoso esemplare o... i nuovi obiettivi a focale fissa manuali -e cinesi- apparsi da poco, che ad occhio non mi sembrano affatto meglio dei vecchi Zuiko, anzi... oltre al fatto che i "vecchi Zuiko" o simili me li ritrovo gratis: forse la libreria si intuisce ancora, ma lo sfondo è molto più sfocato e di conseguenza il soggetto è ben più in risalto. E qui lo "sfondo" (la libreria) è a poco più di un metro dai fiori, mentre l'effetto di "distacco" fra soggetto e sfondo si accentua molto di più all'aumentare della distanza fra le due componenti dell'immagine

Risultato: i miei vecchi Zuiko OM me li tengo eccome!

 

(*) questa considerazione in realtà vale per i miei obiettivi digitali, che sono tutti zoom.
     Esistono focali molto luminose anche per il sistema micro 4:3, ma solitamente si
     tratta di ottiche a focale fissa, di pregio e piuttosto costose.

 

 

2)   Obiettivi digitali in formato MFT

...beh, ero partito con un solo obiettivo, con un solo corpo macchina. Ora ne ho cinque (e due macchine). Perché? E molto probabilmente mi fermerò qui, per un (bel) po'. Perché? Due domande, due risposte. Ecco la prima:

1) Lumix Vario G 14-42mm f/4.5-5.6

Il primo l'ho ovviamente preso con la macchina (usata), e così me lo sono tenuto per un bel po', come ho scritto qui. Era ovviamente uno zoom standard, il Lumix Vario G 14-42mm. Niente di speciale, ma faceva (e fa, lo uso ancora) il suo compito. Sempre in quell'articolo ho anche detto che però usavo poco la reflex digitale, preferendo una piccola e versatile compatta, anche perché una reflex con un solo obiettivo è un po' una contraddizione, per me

 

2) Samyang 7.5 mm f/3.5 UMC Fish-eye MFT

Forse per poter cambiare un po', forse per mettere le mani su un obiettivo che ho sempre considerato inarrivabile, quando ho visto un fisheye relativamente economico mi sono lanciato. Il Samyang 7.5mm è totalmente manuale, ma ha un'ottima qualità. Essendo una focale estrema, ovviamente l'ho usato poco, finché non ho iniziato con la fotografia panoramica a 360°, nella quale è invece l'assoluto protagonista

 

3) Lumix G Vario 45-200 mm f/4-5.6 OIS

Dopo il (super)grandangolare ovviamente sono stato tentato dal tele (il primo zoom, con la focale massima limitata a 42mm, pari ad un 85mm, non si può certo definire tale...). Quando ho scoperto che esistono obiettivi usati affidabili, venduti in negozi autentici (non solo online) in cui si può valutare se fidarsi... mi sono fidato. Il Lumix Vario G 45-200mm che ho preso, ad un prezzo relativamente basso, non sarà certo da record, ma per me funziona perfettamente, ed il suo range di focali (equivalenti ad un 90-400mm) è estremamente versatile. Ed essendo pure stabilizzato riesco a realizzarci scatti che non avrei nemmeno preso in considerazione, ai tempi delle pellicole...

 

4) Olympus M.Zuiko Digital ED 9-18 mm f/4.0-5.6

Ora siamo quasi alla storia contemporanea: dopo aver creato il sito ed iniziato a riempirlo di contenuti, la passione fotografica è "divampata"... ed ho sentito il bisogno di un grandangolare vero, cosa che nei miei vecchi obiettivi analogici non avrei più potuto ripescare, trasformandosi tutti almeno in normali al momento di montarli su un corpo macchina MFT. Ci ho meditato un bel po', poi ho scelto lo Zuiko 9-18mm, uno zoom equivalente ad un 18-36mm in formato 35mm, che copre quindi (ottimamente) tutto il range dei grandangolari. Anche questo piccolo obiettivo (da chiuso collassa su se stesso) non è considerato fra i più prestigiosi avendo il corpo di plastica, ma ha invece un'ottima qualità dell'immagine

 

5) Olympus M.Zuiko Digital ED 12-45mm f/4 PRO

è l'ultimo arrivato: il PRO. Due macchine... ed un solo obiettivo standard? E di plastica, poi? Anche a forza di sentire decantare, nei video tutorial in rete, la qualità degli obiettivi della serie PRO, lentamente mi sono fatto attirare dall'idea di dotare la nuova Olympus E-M5 Mk.II di un degno compagno. Dato che mi sono accorto che la compatibilità fra obiettivi a standard MFT e corpi macchina con lo stesso attacco ma di diversi produttori non è il 100% (oltre all'attacco meccanico e l'interfaccia digitale è garantito solo l'autofocus, sul resto non c'è certezza), e che ho "sposato" Olympus piuttosto che Panasonic (per i motivi che ho già spiegato qui), questo è il catalogo da cui potevo scegliere:

M.Zuiko lenses catalogue 06-2021

Catalogo degli obiettivi M.Zuiko (digitali a standard micro 4:3) aggiornato a Giugno 2021

 

Essendo weatherproof il corpo macchina, aggiungerci un obiettivo anch'esso "tropicalizzato" avrebbe significato avere effettivamente tutta la fotocamera a prova di intemperie. E gli obiettivi della serie PRO lo sono... a questo punto è stata solo questione di trovare un prezzo favorevole, e prendere una decisione fra il prestigioso (ma costoso e pesante) 14-40mm f/2.8 o piuttosto il più spartano 14-45mm f/4, uscito solo da pochi mesi, particolarmente piccolo e leggero, anche se privo di alcuni gadget tipici dei "PRO"(*). La scelta è caduta sul più nuovo, descritto come "perfettamente bilanciato con i corpi macchina E-M5 Mk..." e da quando ce l'ho non ha sbagliato un colpo: nitidissimo, solido, con una minima distanza di messa a fuoco di soli 12 cm che lo rende quasi un obiettivo macro... un vero punto di forza.

(*) il tasto programmabile, ma soprattutto la frizione per commutare fra messa a fuoco automatica e manuale, nel senso che qui c'è un vero
     movimento meccanico
a controllo manuale come negli obiettivi tradizionali, non una ghiera che di fatto gira a vuoto inviando un segnale 
     di comando al micromotore di messa a fuoco come su tutti gli obiettivi digitali "normali")

 

Obiettivi con attacco Micro 4:3 - tabella riassuntiva
marca Samyang Olympus Olympus Panasonic Panasonic
serie MFT M.Zuiko M.Zuiko Lumix Lumix
modello UMC Digital ED Digital ED PRO Vario G Vario G
elementi 9 12 12 12 16
gruppi 7 8 9 9 13
focale 7.5 mm 9-18 mm 12-45 mm 14-42 mm 45-200 mm
apert. max. f/3.5 f/4-5.6 f/4 f/3.5-5.6 f/4-5.6
tipo fisheye wide-zoom standard-zoom standard-zoom tele-zoom
info link link link link link

 

 

grandangolari
standard
tele
    Lumix 45 200
Samyang 7.5 mm Lumix 14-42 mm
Samyang 7.5   Olympus 9 18 Lumix 14 42   Olympus 12 45
                                    Zuiko 9-18 mm                     Zuiko 12-45 mm PRO
  Lumix 45-200 mm

  

Ed ora, per finire, la risposta alla seconda delle due domande iniziali: "perché penso che per un bel po' mi fermerò qui dal punto di vista degli obiettivi, e dell'equipaggiamento in generale?". Per due semplici motivi:

coverage
 Lo spettro di focali coperto dei miei obiettivi digitali
  • partendo dal 7.5mm per arrivare fino a 200mm (15-400mm(*) in termini di formato 35mm) ho praticamente a disposizione tutto il range di focali ragionevolmente desiderabili per un non professionista, e non credo che mi verrebbero così utili ulteriori doppioni o sostituti degli attuali, anche se migliori

  • non voglio cadere nella scusa di chi dice di non poter far belle fotografie perché gli manca questa o quell'altra ottica. Questo vale solo in rari casi, dove la tecnica o la qualità sono realmente decisive (foto professionali, foto sportive, foto naturalistiche estreme...). Per tutto il resto, quello che conta è il "manico", molto più dell'attrezzatura. Ed io penso di averne abbastanza, di attrezzatura. Per il manico, ci sto provando...  

(*) la massima focale salirebbe da 400 mm fino a 1.000 mm con l'uso del catadiottrico Tamron 500 mm
     (più l'adattatore)  che qui non ho considerato, sia perché è un obiettivo analogico e ne ho già parlato
     prima, sia perché, per dimensioni e scomodità  di utilizzo e messa a fuoco, è  obiettivamente difficile
     (ed improbabile) da usare, nonostante le facilitazioni offerte dalla fotocamera digitale.

 

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 I cinque obiettivi micro 4:3 in ordine di focale, visti dall'alto

 

IvanEditor

 

      (Ivan – 13/03/2021)

 

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