Descrizione

Ho scattato questa foto all'interno della Ghirlandina, il famoso campanile medievale del Duomo di Modena), bellissimo e slanciato (è alto 86 m), mentre arrancavo verso la cella campanaria, da dove si gode uno splendido panorama su tutta la città.

La pubblico qui non certo per la sua qualità (è stata scattata nella semioscurità, una condizione che per la mia compatta Lumix è quasi proibitiva), ma per dimostrare quanto la fotografia sia capace di risvegliare istantaneamente ricordi passati, magari anche remoti: quando mi sono affacciato dalla balaustra della scala verso l'enorme spazio vuoto del campanile ed ho visto le altre rampe snodarsi al suo interno, ho subito pensato: "Escher!"

Mi è infatti immediatamente venuto alla mente uno dei disegni più noti del famoso incisore olandese vissuto nella prima metà del '900, quel "Relatività" del 1955, celebre per le rampe di scale che si incrociano fra loro, pur appartenendo a spazi con riferimenti diversi: a seconda della direzione da cui lo si vede, ci sono almeno tre diverse direzioni alto-basso, percorse da anonimi manichini che salgono e scendono, intrecciandosi ma ignorandosi a vicenda.

E la Ghirlandina cosa c'entra? Lì l'alto ed il basso sono unici, e non ci sono manichini… sì, ma la pianta del campanile è quadrata, così come lo schema del suo disegno, e la prospettiva delle rispettive rampe di scale e dei loro archi di sostegno hanno molto più di qualcosa in comune. Ma poi ricordo che da giovane Escher era stato a lungo in giro per l'Italia, dove aveva ritratto molti ambienti diversi, per poi riproporli molti anni dopo nei suoi tipici e surreali ambienti. Avevo letto di Savona, Firenze, la Costiera Amalfitana, la Calabria… sarà stato anche a Modena? Io direi di sì!

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