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Un anticipo dei risultati fotografici di una settimana di ferie

 

    L'ho già scritto nella homepage: sono stato in ferie una settimana, al mare (poco), il resto fra Liguria e basso Piemonte (le Langhe, dove ero già stato ma molti anni fa - e "disarmato" quanto a fotocamere).

Metto qui alcune fotografie fra quelle che mi sembrano pubblicabili, insieme a qualche dettaglio su come e perché sono state realizzate.

 

 360°!

Dopo tanto taglia-e-cuci lavorando sul sito, riesco a tornare alla fotografia a 360° praticata, pubblicando due panorami a cui tengo molto:

  • Il primo è una rivincita: ritrarre dall'interno le Logge di Santa Chiara, ad Imperia, è stato uno dei miei primi tentativi di realizzare un panorama a 360°. Il posto è troppo bello e particolare per non provarci. Solo che... è difficile: sotto le logge, anche in una normale mattinata di sole, c'è molta meno luce di quanta ne entri prepotentemente dalle arcate, e compensare queste differenze è improbo. Inoltre, la volta ad archi ha una struttura ripetitiva e con pochi riferimenti, e quei pochi sono equivocabili con quelli delle arcate adiacenti. Risultato... il software di stitching non ne voleva proprio sapere di mettere assieme un panorama decente, né quando ho realizzato la prima sequenza di fotografie, né dopo, quando avevo già iniziato a conoscere meglio come usarlo (ecco perché ho scritto "...uno dei primi tentativi..."). Così era diventata una questione di principio. Alla fine ci sono riuscito: anche se non perfette (l'esterno è ancora un po' troppo luminoso) la foto c'è.

Logge di Santa Chiara, sec. XVIII  

(Porto Maurizio, Imperia, Italia)  

LoggeSChiara

 

 

  • Il secondo è una vista di prima mattina della Calata G.B. Cuneo, la banchina del vecchio porto commerciale di Oneglia, ora passato a destinazione turistica e da pesca (il porto) e passeggiata (la banchina) davanti ad una schiera di antiche case pastello ed affollati ristorantini di mare. Mi sono serviti due tentativi per arrivare all'accettazione della pubblicazione: nel primo l'orizzonte non era sufficientemente level ("piatto") come invece pretendono i responsabili di 360cities.net. In un paio di mesi mi ero già dimenticato alcuni dei trucchetti che invece sono necessari per "domare" PTGui Pro... 

Calata G.B. Cuneo  

(Oneglia, Imperia, Italia)  

Calata Anselmi

 

 

Imperia & dintorni

      Fortunatamente, di Imperia conosco quasi ogni angolo (anche se spesso i miei ricordi sono precisi, sì, ma... di trent'anni fa, per cui certe "riscoperte" possono essere deludenti): un mattino parto prestissimo, con l'intenzione di fare una foto a 360° sul pontile del porticciolo turistico, circondato da barchette, e al momento di montare il tutto... scopro di aver dimenticato a casa l'indispensabile testa panoramica! Quella foto è rimasta ancora da fare, ma mi dirigo verso un altra zona panoramica: i "Pini del Rosso", in cima al promontorio di Capo Berta da cui si domina la città. La trovo devastata dall'incuria, rispetto ai miei ricordi di bambino, ma (anche se a fatica, in mezzo a sterpaglie, pini sradicati e spazzatura) riesco comunque a fare qualche panorama ravvicinato con il 200mm: Imperia sembra quasi vista dall'aereo!  


dai "Pini del Rosso"

Imperia Il punto più alto del promontorio di Capo Berta, che separa Imperia da Diano Marina, è un po' più arretrato rispetto al mare (dove c'è un'altra punta con una piccola torretta, l'Alpicella), ed è sempre stato un punto panoramico su Imperia ed il mare antistante, tanto che durante l'ultima guerra c'era una postazione antiaerea (per decenni si sono visti i resti di trincee), e la più grande antenna televisiva cittadina sorge proprio lì.
Questa parte sommitale di Capo Berta è da sempre una pineta, da cui il nome della zona (anche se non ho la minima idea di chi fosse "il Rosso"), e costituiva un punto ideale per scampagnate fuori città, con una vista incantevole su tutta Imperia, da una parte, e sul Golfo Dianese dall'altro lato.
Uso il passato perché attualmente è lasciata nel degrado, con la vegetazione inselvatichita, alcuni pini sradicati e... molta spazzatura, purtroppo. Anche se basterebbe poco per riportarla ad essere un belvedere privilegiato.
IM-PiniDelRosso
   
Porto Maurizio Avevo già scattato una fotografia simile, circa quarant'anni fa, usando il mio potentissimo 500mm catadiottrico ed il cavalletto (ovviamente). Allora mi era venuta fuori un'immagine scura e per nulla affascinante, nonostante le premesse.
L'ho rifatta ora, a mano libera(!), sfruttando la doppia stabilizzazione d'immagine dell'Olympus E-M5 e del tele-zoom 45-200. Il risultato è estremamente più piacevole e naturale, senza vignettature né cadute di luminosità. Certo, allora non c'era Photoshop (che qui ho comunque usato ben poco), ma anche la tecnologia fotografica ha davvero fatto enormi passi avanti.
IM-PiniDelRosso
   
Cervo Questa non è una foto di cui possa andare fiero: Cervo, anche se bellissima, è stata ripresa in un controluce quasi completo, vista l'ora, e l'originale era quasi illeggibile.
L'ho voluta inserire per due motivi: il primo è che costituisce una prova evidente della potenza del software di fotoritocco quando si tratta di "salvare" un fotogramma (sono saltati fuori i colori ed i volumi, prima persi in una foschia bluastra), ed il secondo è che ne è risultata una luce calda e piacevole, quasi poetica, che ho voluto valorizzare.
Cervo

 

 

      Queste altre foto si riferiscono invece a frazioni nell'immediato entroterra ed a torri del '600, nate con funzioni di difesa per l'avvistamento dei pirati nordafricani, che compivano feroci incursioni sulla costa, spingendosi anche nell'entroterra.


Isolalunga

Dalla strada Piani-Dolcedo
Tra le frazioni del comune di Dolcedo, Isolalunga è quella che, arrivando da Imperia passando dal colle di Bastera, si incontra prima del capoluogo.

Il borgo è abbarbicato lungo il ripido pendio della collina, in una posizione assolata, e la sua forma piramidale, insieme agli splendidi colori caldi delle case, tipicamente liguri, si nota benissimo dalla strada che corre sul lato opposto della valle, oltre il torrente Prino.
IsolalungaDolcedo
   
La chiesetta fra gli ulivi


Sono passato molte volte da Isolalunga (la strada per Dolcedo l'attraversa) ma senza mai fermarmi, così questa volta sono partito apposta per visitarla. Ho sempre sospettato che, essendo così ripida, fosse esclusivamente pedonale: ci sono andato vicino, c'è una strada carrozzabile che sale tortuosamente, ma che si mantiene fuori dall'abitato, uno dei tanti, da queste parti, ad essere chiuso come una pigna (un paese sopra Bordighera, si chiama proprio così, come anche la città vecchia di Sanremo...).

Iniziando a salire, voltandomi, ho visto la chiesetta del borgo, giù sulla strada, spuntare fra gli ulivi: il contrasto fra il rosso antico dell'intonaco settecentesco ed il verde argenteo delle fronde mi ha colpito.

ChiesaIsolalunga
   
Una porta di paese Girando fra i vicoli del paesino ho incontrato una delle tante porte in legno di età indefinibile (ma certo non recente) che caratterizzano i borghi liguri dell'entroterra.

Questa è dipinta in verde, ma se ne trovano anche di altri colori. Ce ne sono poi moltissime che, non avendo mai visto alcuna pittura, sono ingrigite dal tempo e dalla pioggia. Solitamente si chiudono con grosse chiavi in ferro battuto o, per i locali meno importanti, con un chiavistello che si apre tirando una cordicella, proprio come questa.

Sono una delle silenziose testimonianze di una dura vita rurale oramai quasi del tutto scomparsa.
PortaIsolalunga

  


Torri e Torrazze...

 

Ho raccolto in questo album su Google Foto alcune fotografie scattate sia alla Torre di Prarola, del XVI secolo, che all'altra nota torre di avvistamento a Torrazza, di poco precedente.
Poi ne ho aggiunto altre, al borgo stesso e ad altri soggetti interessanti trovati lì vicino.

TorrePrarola

  

 

Langhe: castelli, vigne e lavanda!

 

Riprendo quanto ho già accennato nella homepage: dovendo passare per le Langhe per tornare ad Imperia, ho notato quanto queste colline siano belle (e tipicamente "italiane", aggiungerei).
Dato che ero in ferie non distante ci sono tornato: a causa della stagione, non ho avuto niente a che fare con il vino, il principe dei prodotti (con i tartufi) della zona, ma ho visto castelli, chiese, paesaggi e... lavanda (non sapevo che fosse coltivata anche in Italia, e proprio qui, anche se in una zona più periferica, non quella ricoperta da vigneti). Il tutto in
questo album di Google Foto.

 

TralcioDiVite

  


Fiori, piante e ...i loro ospiti

 

Girando per prati, nella zona di "mezza montagna" (900-1.200m) dove abbiamo la casa, è davvero facile trovare fiori belli e colorati, facili da ritrarre, ed anche qualche loro piccolo "visitatore"... ho raccolto i risultati in questo album su Google Foto.

Bignonia

 


L'ex manicomio di Mombello


Ho visitato, spinto da mio figlio appassionato di luoghi abbandonati (da solo non mi sarebbe nemmeno passato per la mente di farlo) quello che era uno dei più grandi manicomi d'Italia, un enorme complesso di palazzine nel parco di una villa nobiliare, in Brianza.
Un tempo luogo di dolore ed alienazione per migliaia di pazienti, oramai è chiuso da più di trent'anni ed è stato sistematicamente devastato in ogni sua parte: è questa distruzione la cosa che più di ogni altra salta all'occhio visitandolo.
I risultati, impressionanti, in questo album su Google Foto.

Finestrone

 


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IvanEditor

 

      (Ivan – 21/07/2020)


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