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Noccioli...

     Decisamente questo è un periodo che si potrebbe definire, molto eufemisticamente, piatto (gli inglesi direbbero "dull"): pur stando bene, siamo confinati a casa in attesa che questa lunghissima positività al Covid abbia fine. E non si riescono quasi nemmeno a sbrigare quei tanti piccoli lavoretti che si accumulano normalmente in casa (aggiusta questo, pulisci quello, sostituisci quell'altro…), a causa del caldo desertico che dura oramai da un mese senza interruzioni, che ha trasformato la casa in un forno^(*) in cui si riesce soltanto a sopravvivere, o poco più.

     Dal punto di vista fotografico, quindi, ho ben poco da proporre, tranne questa foto (in due versioni, ma io preferisco la prima): l'altro giorno, mangiando una pesca, ho scoperto che questa varietà, invece del solito nocciolo di un anonimo colore legnoso, magari ricoperto da fibre della frutta che non si staccano facilmente, ne ha invece uno totalmente pulito dalla polpa, e soprattutto… di un acceso colore rosso corallo! Avevo altro da fare, in quel momento, ma l'ho messo da parte per provare a fotografarlo con più calma, dopo. 

     Quando ho avuto tempo, ho messo su un mini set di posa^(**): avrei voluto posare il nocciolo su un pezzo di stoffa scura (un velluto nero, ad esempio), ma non ne ho trovato ed ho ripiegato su un foulard di seta blu. E questo, forse, è stato il tocco (involontario) per cui pubblico le foto: il contrasto fra il rosso del nocciolo, un po' di giallo di qualche piccolo residuo di polpa essiccata e la seta blu, mi è sembrato "allegro" e beneaugurante in questo periodo di tamponi e  quarantene…

^(*) per una serie di motivi, abbiamo potuto installare i condizionatori solo in alcune stanze, quindi la casa è un'alternanza di zone "forno" e zone "abitabili", molto meno accogliente del normale; inoltre, la parete esterna rivolta a Sud, senza finestre, è un enorme radiatore (abbiamo scoperto che è così sottile da essere paragonabile ai tramezzi interni, quindi lascia entrare in casa una gran parte del calore, dato che il sole l'arroventa per buona parte del giorno) e quella parte dell'appartamento arriva a +33°C ed oltre. Da anni chiediamo venga fatto un cappotto isolante esterno, ma è un lavoro costoso e complesso…

^(**) entrambe le foto sono state realizzate su mini-cavalletto, in modalità in-camera Focus Stacking (la sequenza di scatti variando il punto di messa a fuoco e la loro fusione sono gestiti autonomamente dalla fotocamera), con lo M.Zuiko 60mm f/2.8 macro. Ho poi sistemato contrasto, vividezza e dettaglio con Photoshop. Volendole realizzare in Focus Stacking, ho creato la prima inquadratura in modo che nel fotogramma risultante rientrasse l'intero nocciolo; nella seconda fotografia ho invece ingrandito maggiormente, per evidenziare la struttura tridimensionale del nocciolo di pesca.

      (Ivan – 25/07/2022)

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