Blue Flower

 

         Attrezzature fotografiche

 

     Attualmente possiedo tre tipi diversi di fotocamere: uno "serio", un corredo basato sul sistema fotografico mirrorless micro 4:3, che sostituisce in tutto (anzi, sopravanza) le funzionalità offerte dai sistemi reflex degli scorsi decenni.


Modifica di fine Agosto 2021

Quei "tre tipi" di fotocamere sono diventati ...quattro: al sistema micro 4:3 ho affiancato, dopo esserne stato tentato a lungo, una fotocamera "speciale" dotata del famoso sensore Foveon, l'originale Sigma dp1 quattro, con una risoluzione equivalente ad un sensore tradizionale di ben 39 MP! Non ho ancora avuto molte occasioni per provarla, ma dalle prime prove... promette bene!


I cellulari di oggi hanno oramai una tale qualità fotografica da non aver più nulla da invidiare alle compatte; inoltre sono sempre a portata di mano, sono integrati con internet dando la possibilità di pubblicare istantaneamente le foto; infine possono corredare le foto con i dati della posizione in cui sono state scattate, grazie al cosiddetto geotagging.

Nelle pagine seguenti ho brevemente riassunto le caratteristiche principali di ogni tipo di apparecchio, corredandolo da qualche immagine significativa:

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La macchina di papà: 

Yashica Lynx 1000

(1959-60)

 

Premessa

La “macchina di papà”… non c’è più, e per colpa mia: anni fa, con un collega curioso quanto me di meccanica fine, l’ho smontata per vedere se sarebbe stato possibile risistemare l’esposimetro che non funzionava più, anzi, che io non ho mai visto funzionare (ora so perché: le celle al Selenio di quei primi dispositivi si esaurivano col tempo; io invece cercavo un’inesistente “pila” da sostituire…). Nonostante vari nostri tentativi congiunti non fummo più in grado di rimetterla a posto, e finii per doverla buttare. Allora non mi era spiaciuto granché, oggi invece non mi arrenderei così facilmente.

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La mia primissima "macchinetta":

 

Kodak Instamatic 25

 

Come la ricordo

Venezia1970Thumb Venezia, 1970
uno scatto che avrei scommesso fosse stato perduto ed invece ho ritrovato per caso, sicuramente fatto da me con la Instagram, a 10 anni

Era veramente una "macchinetta", poco più di un giocattolo: mi fu regalata per la Prima Comunione, quindi... nel 1968! Fu un regalo inatteso, in mezzo a libri, penne stilografiche, "l'orologio" (notare il singolare: doveva durare per una vita!) ed altri regali più scontati: non pensavo di fare fotografie io stesso (in casa, le fotografie "le faceva papà"), però ricordo che la usai non poche volte, compatibilmente con il costo di pellicola (anzi: "cartuccia") e stampe.

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La macchina dello zio:

 

Canon Canonet

(1961)

 

Nei miei ricordi 

1970Thumb
Il cargo "Federal" (primi anni '60)

Foto scattata da mio zio in un porto imprecisato, molto probabilmente con la Canonet

Negli anni a cavallo del 1960 mio zio, allora giovane ufficiale di macchine, fece lunghissimi viaggi in Oriente a bordo di petroliere (quando io nacqui telegrafò per sapere se ero maschio o femmina, e la prima volta che fece ritorno a casa io avevo già un anno...). Da laggiù, soprattutto dal Giappone, spedì regali alla sua famiglia (io ricordo servizi di porcellana, soprammobili a forma di Buddha, manichini di seta vestiti da geisha..), ma soprattutto portò a mio padre una Yashica Lynx 1000 e comprò per sè una Canonet, allora di gran moda.

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