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A piccoli passi...

 

     Solo pochi giorni fa, commentando una mia fotografia all’infrarosso un po’ contrastata (qui), dicevo "…in cui inizio a capire qualcosa di quello che sto facendo". Ecco, mi sbagliavo: quella dichiarazione era molto ottimistica, nella realtà le cose sono parecchio più complicate di quanto mi aspettassi…
 

 Una scoperta rivelatrice

     Ieri sera ho visto un tutorial "illuminante" sull'impostazione del WB in infrarosso (un vero "Sacro Graal" ricercato e desiderato da tutti quelli che si occupano di IR). Il problema è stato spiegato molto bene, rovesciando del tutto il concetto che ne avevo io fino ad ora: il fatto è che, in infrarosso, un "corretto bilanciamento del bianco" semplicemente non esiste: tutti i colori sono falsati, quindi non esiste un valore "giusto" a cui tendere, come nelle normali foto a colori.

     In realtà, quello che si chiama WB e che con vari trucchi si riesce ad impostare anche in Lightroom o Photoshop, nonostante i limiti di taratura di questi programmi, serve eccome e va fatto, ma con tutt'altro scopo: ottenere una ben marcata separazione di colore fra i soggetti ripresi, normalmente fogliame in primo piano rispetto al cielo sullo sfondo, ma può valere lo stesso per oggetti vs. mare, o anche fra oggetti diversi se non c'è uno sfondo lontano (es. pianta contro terriccio in un vaso). E perché? Per arrivare ad avere un colore del cielo(*) che "stacchi" in maniera decisa rispetto ai soggetti in primo piano, dandogli così visibilità.

   Con queste premesse, quindi, non c'è "un WB giusto" da rincorrere assolutamente, ma lo possono essere (e vanno provati sperimentalmente) tutti quelli che creano un contrasto elevato e "piacevole". La cosa non è così immediata perché, per arrivare ad avere il cielo blu, va necessariamente eseguita anche la successiva fase di inversione dei canali rosso e blu, il cui effetto può essere solo immaginato al momento di scegliere il WB.

(*) scrivo "un colore" perché, non essendocene uno "giusto", teoricamente vanno tutti bene purché si abbia un deciso contrasto con quello che c'è in primo piano, anche se poi spesso si fa in modo (tramite l'inversione dei canali R/B) che il cielo abbia una tonalità celeste, blu o violacea, quindi relativamente familiare rispetto alla nostra esperienza della realtà.

 Tre fasi

Quindi, il processing IR deve avere almeno le prime due parti, più una terza facoltativa:

1.   selezione del WB opportuno per massimizzare il contrasto di colori

2.   inversione dei canali R/B

3.   ...ulteriore processing da definirsi

...e magari il tutto va iterato più volte, alla ricerca del miglior effetto


    Per ora, cosa possa o debba essere fatto nel punto 3. è ancora un mistero... l'allegato è il compitino che ho provato a fare dopo la spiegazione (per il terzo punto, per ora... ho improvvisato)

Imaginary

 "Imaginary"

un esempio di forte distacco dei colori fra gli oggetti ripresi e lo sfondo (in questo caso, il cielo)

 


IvanEditor

 

      (Ivan – 15/06/2021)


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